Spettacolo Elio Germano su «Volevo nascondermi»: «Senza tutto quel lavoro di prostetica non so se avrei accettato»

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25.2.2020 - 13:11

Source: Covermedia

Il film biografico sul pittore naïf in concorso alla Berlinale, arriva nelle sale il 27 febbraio.

Per entrare nei panni di Ligabue, Elio Germano ha subito una trasformazione straordinaria. L’attore romano è protagonista di «Volevo nascondermi», biopic diretta da Giorgio Diritti e dedicata alla vita del pittore naïf in concorso alla Berlinale. Nelle sale dal 27 febbraio.

«Senza tutto quel lavoro di prostetica non so se avrei accettato», ammette Elio Germano a Vogue Italia, che ogni giorno si è sottoposto sul set a 3-4 ore di make-up.

Il pittore è stato abbandonato dalla madre italiana a Zurigo, malato di gozzo e rachitismo viene affidato a una coppia di contadini svizzeri tedeschi che lo tengono sostanzialmente per intascare la sovvenzione per l’affidamento.

«Trascorrere tanto tempo ogni giorno al make-up richiede sacrificio ma senza non sarebbe stato possibile per me farlo. Mi serviva una struttura per esprimere l’umanità, non il matto o il rachitico: non ho raccontato o recitato la sua deformità».

Per rendere verosimile la sua performance, il 39enne ha fatto anche molta ricerca multicanale, così da poter veicolare la particolare umanità per cui era noto l’artista emiliano.

«Attraverso le interviste a chi lo ha conosciuto davvero ho scoperto un’aneddotica straripante, con storie al limite del verosimile - racconta Germano -. Nella fascinazione verso Ligabue ci siamo sentiti tutti piccoli, abbiamo fatto un passo indietro, in questo mondo in cui evocava spiriti e folletti per sconfiggere i demoni».

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