Il magnate chiede di bloccare OpenAI dal monetizzare certe tecnologie e desidera che il tribunale riconosca i sistemi di AI sviluppati come esempi di intelligenza generale artificiale, superando così gli accordi di licenza preesistenti.
04.03.2024, 13:01
05.03.2024, 13:36
Covermedia
Elon Musk ha avviato un'azione legale contro OpenAI, ente che lui stesso ha contribuito a fondare e finanziare, mettendo nel mirino anche i cofondatori Sam Altman e Greg Brockman, oltre a vari altri soggetti coinvolti.
Secondo quanto riportato da TechCrunch la causa solleva preoccupazioni significative riguardo alla direzione presa dall'organizzazione nell'ambito dello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Musk, celebre per le sue imprese in ambito tecnologico e spaziale, ha sottolineato come OpenAI avrebbe deviato dalla sua missione originale, quella di operare come un'organizzazione no-profit incentrata sullo sviluppo dell'AI per il bene dell'umanità.
Il viraggio verso la ricerca di profitto, segnatamente dopo la partnership con Microsoft e l'acquisizione di un investimento da 13 miliardi di dollari, è stato identificato da Musk come un punto di svolta critico.
«In realtà, però, OpenAI, Inc. è stata trasformata in una sussidiaria de facto a codice chiuso della più grande compagnia tecnologica del mondo: Microsoft», afferma Musk tramite la causa. Prosegue evidenziando come, sotto la nuova gestione, l'organizzazione non si limiterebbe più a sviluppare, ma mirerebbe al perfezionamento di un'Intelligenza Generale Artificiale (AGI) per massimizzare i profitti di Microsoft, a discapito dell'umanità.
«Questo è stato un tradimento evidente dell'Accordo Fondativo», puntualizza Musk nella causa. Tra le richieste avanzate, Musk desidera precludere a OpenAI la possibilità di monetizzare determinate tecnologie e ambisce a un riconoscimento giudiziario che identifichi i sistemi di AI come AGI, andando oltre gli attuali accordi di licenza.
Musk solleva inoltre la questione della «restituzione potenziale delle donazioni» effettuate a OpenAI, evidenziando un profondo disaccordo con la direzione attuale presa dall'organizzazione e sollecitando un riesame del suo impatto etico e sociale nel campo dell'intelligenza artificiale.