A VeneziaEmanuele Crialese parla del suo coming out: «Spero di non scioccare nessuno»
Covermedia
5.9.2022 - 11:00
In concorso a Venezia con «L’immensità», il regista racconta il suo coming out e loda l’attrice spagnola.
05.09.2022, 11:00
05.09.2022, 11:08
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In un'intervista all’ANSA, il regista Emanuele Crialese, in concorso con «L’Immensità» a Venezia 79, si sbottona su Penelope Cruz.
Terzo dei cinque italiani in gara a Venezia 79, Crialese racconta la sua avventura accanto all'attrice sul set de «L’Immensità», film sceneggiato con Francesca Manieri e Vittorio Moroni, prodotto da Wildside (una società del gruppo Fremantle) e Warner Bros. Italia con partner francesi.
«Penelope Cruz è l'archetipo di donna e madre, è come la Penelope di Ulisse: è stata generosissima, i ragazzi sul set la vedevano come una dea e lei giocava con loro: è stata una magia», dice Crialese che nel film racconta il suo coming out.
«Non sono una rockstar, cosa dovrebbe importare alla gente, è piuttosto un film che mi riguarda molto da vicino, racconta in chiave poetica la mia infanzia, non c'è nessuna trasformazione o transizione, sarebbe una disinformazione», spiega il regista parlando poi del difficile vissuto famigliare che lo ha travolto da giovane.
«Mia madre non sapeva dove sbattere la testa; si nascondeva con me proprio come accade nel film, cercava di proteggermi, ma io soffrivo del dolore che le davo. Fin quando più avanti non sono riuscito a cambiare la a con la e – il suo nome di nascita al femminile – e lasciare un pezzo del mio corpo, questo è stato negoziare la condizione. Io sono e non sono e voglio rimanere così e spero di non scioccare proprio nessuno. Io sono figlio del mio tempo, ora per fortuna i tempi sono cambiati, i bambini in questo sono grandi maestri, sanno usare le nuove parole, il gender fluid ad esempio, e ci dicono «maschio – femmina sono categorie, siamo quello che siamo, ossia esseri umani prima che definiti sessualmente»».
Dopo la prima di Venezia «L’immensità» sarà in sala con Warner dal 15 settembre.