Lettera di diffidaEminem contro il repubblicano Ramaswamy: «Non usi la mia musica»
Covermedia / red
29.8.2023 - 13:00
Il rapper invia una lettera di diffida al candidato repubblicano, chiedendogli di non usare più i suoi brani in campagna elettorale.
29.08.2023, 13:00
29.08.2023, 13:25
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Eminem chiede espressamente al candidato repubblicano Vivek Ramaswamy di non riprodurre più la sua musica in campagna elettorale.
Come riportato in una lettera ottenuta dal «Daily Mail», il rapper 50enne – Marshall Mathers all’anagrafe – ha contattato il servizio di gestione del diritti musicali BMI, richiedendo la revoca della licenza all’utilizzo dei suoi brani durante i comizi del politico.
«BMI ha ricevuto una comunicazione da parte di Marshall B. Mathers, III, professionalmente conosciuto come Eminem, il quale si oppone all'utilizzo delle sue composizioni musicali ("The Eminem Works") durante la campagna di Vivek Ramaswamy e richiede che BMI rimuova tutta la sua discografia dall’Accordo», legge la nota. La richiesta, come specificato nella lettera, avrà effetto immediato.
La lettera, datata 23 agosto, è diventata pubblica solo oggi dopo che è diventato virale sui social un video in cui si sente Ramaswamy, 38, intonare di fronte al suo pubblico la hit del 2002 «Lose Yourself» allo Iowa State Fair.
Non è la prima volta che gli artisti chiedono ai politici di non usare la loro musica. È successo nel 2020, quando i Rolling Stones, sempre attraverso BMI, obbligarono Donald Trump a non riprodurre le loro hit durante i suoi rally.
Durante le campagne elettorali possono essere riprodotti oltre 15 milioni di brani del repertorio di BMI, a meno che gli artisti non si oppongano al loro utilizzo.
Un recente caso in Svizzera
Giova ricordare che proprio di recente la Svizzera è stata teatro di un caso simile: il partito di destra UDC ha aperto la sua campagna per le elezioni federali di questo ottobre con un video musicale dove i membri del partito danzano sulle note di una canzone dance.
Il videoclip è stato velocemente ritirato da YouTube in quanto la Sony Music Publishing ha segnalato una violazione del copyright: la canzona ricorda il motivo di «We Are Family» di Sister Sledge.
E lo stesso compositore del brano, Neil Rodgers, ha condannato il partito per l'uso improprio di quest'ultimo, commentando: «"We Are Family" è sinonimo d'inclusione».