Spettacolo Emma Marrone senza filtri a Le Iene sull'amore, il tumore, la voglia di figli e la morte del padre

Covermedia

16.4.2024 - 16:31

Emma Marrone
Emma Marrone

La vincitrice di Amici e Sanremo 2012 si è aperta riguardo alla sua lotta contro il cancro, la perdita del padre e il suo sogno di diventare madre.

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Martedì 16 aprile, in prima serata su Italia1, va in onda un servizio speciale di «Le Iene», condotto da Nicolò De Devitiis, che ha trascorso due giorni e due notti con Emma Marrone, esplorando aspetti inediti della sua vita.

La vincitrice di Amici e Sanremo 2012 si è aperta riguardo alla sua lotta contro il tumore, la perdita del padre e il suo sogno di diventare madre.

Ecco come ha scoperto il tumore

Emma ha iniziato raccontando di come scoprì il tumore la prima volta: «Una mia amica, una collega di lavoro, doveva fare una visita ginecologica e mi aveva chiesto di accompagnarla.

«Una volta lì mi aveva proposto di fare la sua stessa visita, assicurandomi la bravura della dottoressa. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno.»

«La cosa che mi ha traumatizzata e che mi ha fatto più male è stato vedere i miei genitori completamente distrutti.»

«Se ho mai avuto paura di morire? Sì. Quella situazione si è presentata tre volte. Ho fatto l’intervento in cui ho perso definitivamente le ovaie».

La relazione speciale con il papà

Durante l'intervista, Emma ha anche parlato della sua infanzia e della sua relazione speciale con suo padre: «Le cose più divertenti e allucinanti della mia vita le ho fatte con mio padre. Io e lui uscivamo a bere e finiva tipo a quattro gin tonic a testa, non riuscivamo a tornare a casa a piedi!»

«Quando, una volta, siamo tornati a casa, mia mamma ci ha fatto un c**o a tutti e due. Ci sono giorni in cui non riesco a guardarlo (nei suoi video, ndr) perché sto male».

Il desiderio di diventare mamma

Nel discutere del suo desiderio di maternità e delle sue difficoltà legate alla fecondazione assistita, Emma ha espresso frustrazione per le restrizioni esistenti in Italia: «No, non ho fatto in tempo perché non c’era più speranza ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero.

«Però viviamo in un Paese in cui, purtroppo, le donne single non possono avere figli attraverso la fecondazione assistita senza la presenza di un compagno. La trovo una stron**ta enorme.»

«Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non posso avere il diritto di diventare madre. Mi piacerebbe diventare madre sapendo che tutte le donne potrebbero averne diritto, non mi piace pensare che sia sempre e solo una questione economica».

Il momento traumatico della morte del padre

Ripensando alla morte di suo padre, Emma ha condiviso un momento doloroso: «È successo un anno e mezzo fa. E tutti i giorni mi sveglio e dico: «Ah ca**o, mio padre è morto!». Ero sul divano, squilla il telefono ed era mio fratello. Io avevo capito tutto, subito.».

«Sentivo le urla di mia madre e mio fratello che faceva: «Chicca torna a casa che papà non c’è più» e poi, vabbè, l’inferno. Non mi sono potuta godere nemmeno i funerali perché purtroppo arrivava la gente con i telefonini accesi, con i video. È stato tremendo».

«Ogni lasciata è persa»

Concludendo con un ricordo del padre, Emma ha rivelato: «La cosa che mi ha fatto strano – prosegue Emma – è stato quello che mi ha detto quando sono partita.».

«Mi ha guardata e mi ha detto: «Mi raccomando, ogni lasciata è persa» e ho risposto: «Papà ma tra quarantott’ore sto a casa», e lui: «Sì, sì, ma tu ricordati questa cosa che ogni lasciata è persa».

«Quindi ora non me ne fo**e proprio, di niente. Io faccio tutto quello che voglio adesso».