Rai 1 Espulso da «Ballando con le stelle» Montesano e la t-shirt fascista: «Fesserie»

Covermedia

14.11.2022 - 13:00

Enrico Montesano
Enrico Montesano

L’attore è stato espulso da «Ballando con le stelle» per aver indossato la maglietta della formazione militare neofascista «X Mas» alle prove.

Covermedia

Enrico Montesano è stato bandito dal programma tv «Ballando con le stelle» per aver indossato durante le prove la t-shirt della X Mas.

Come denunciato su Twitter da Selvaggia Lucarelli, «la X Mas è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo».

Il post è stato accompagnato da due immagini che immortalano l'attore con indosso la maglietta incriminata.

La risposta d’impeto di Montesano non si è fatta attendere, scatenando però un’accesa polemica.

«Colleziono magliette»

«Fesserie, lasciamo ad altri le strumentalizzazioni», scrive l’attore per poi esternare il suo mea culpa.

«Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto. Sono un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Credo nei valori della Costituzione. È stata un’ingenuità. Col nazifascismo e i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente».

La RAI lo manda via

La Rai però non ha accettato le scuse, decidendo «di interrompere la partecipazione di Montesano alla trasmissione del sabato sera», rincarando poi ulteriormente la dose.

«Quanto accaduto è inaccettabile – dice la Rai -. Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una tra le pagine più buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento».

Montesano a questo punto ha passato la palla ai legali.

«La t-shirt della discordia è stata vista dai rappresentanti Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione».