(Cover) - IT Italian Stars - x«Il nuoto non è matematica e io sono una donna da colpi di scena. Ho fatto appassionare la gente anche perché mi è capitato di scappare dal blocchetto con gli attacchi di panico». Così si racconta, in una lunga intervista su La Stampa, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, che ha ripercorso le sue gare più belle e la sua vita sentimentale. Anche in questo ambito Fede ha fatto tanto parlare di sé, soprattutto nel periodo in cui ruppe con il fidanzato Luca Marin e si mise con un altro collega, Filippo Magnini.
«Una bella bomba, ma al di là di tutto il caos che si è creato perché sono passata da un fidanzato all’altro, ed entrambi stavano in nazionale, è stata un’estate davvero divertente. Con festone finale», ha commentato.
Sulla stato di salute della sua relazione con Filo da qualche mese vige l’incertezza e nessuno dei due si è esposto con dichiarazioni pubbliche. «No comment - ribadisce lei -. La mia vita privata è in pausa e comunque ora è più privata che mai. Ma non sto nascondendo nulla, c’è solo nuoto. Sto ferma e aspetto di capire».
Il flirt con l’allenatore Matteo Giunta, cugino di Magnini, è tutta un’invenzione.
«È facile, fin troppo comodo - riflette la Pellegrini -. Hanno tante foto con noi, come è naturale, tagliano pure gli altri dall’inquadratura e poi Matteo è figo quindi si presta al gossip ideale».
Mentre tante sue colleghe (a partire dalla Manaudou, sua antica rivale) sono diventate mamme, per lei il momento deve ancora arrivare. «C’è tempo, credevo di essere quasi arrivata lì poi, dopo la batosta a Rio (alle Olimpiadi 2016, ndr), ho deciso che non volevo smettere e semplicemente l’orizzonte è cambiato. Voglio una famiglia e l’avrò, al momento giusto».
Il prossimo appuntamento, dunque, è sotto il segno dello sport: Tokyo 2020. «Non sono una pazza che crede di vincere i 200 stile alle Olimpiadi a 32 anni, ma sarebbe la mia quinta volta ai Giochi e ci terrei. Magari ci vado da staffettista, magari poi decido di smettere però non pensare a un quadriennio intero nel mio sport non avrebbe senso».
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