Viva Rai 2 Fiorello riparte con il botto: «Non si può preparare nulla a tavolino»

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31.10.2023 - 11:00

Fiorello
Fiorello

Dal 6 novembre su Rai2 alle 7, parte la seconda stagione di «Viva Rai2» con il mattatore al timone del morning show.

Fiorello torna on air dal 6 novembre su Rai2 alle 7, con la seconda stagione di «Viva Rai2».

Il morning show andrà in onda dal Foro Italico, dopo la dipartita della troupe da via Asiago, per via delle numerose lamentele sollevate dagli abitanti, seccati dal continuo frastuono causato dalla produzione televisiva.

«Ce ne siamo andati noi»

«Non siamo stati sfrattati ce ne siamo andati noi, che è diverso», precisa lo showman siciliano durante la conferenza stampa come riporta l’Ansa.


«Io ho detto proprio: non voglio più stare qua. Lo capiamo, lo abbiamo sempre capito. Nel rispetto degli inquilini abbiamo deciso di andarcene. Ora gli unici che si possono lamentare sono Malagò e Nepi (vertici di Coni e Sport e Salute, ndr), sono gli unici esseri viventi che stanno lì. E poi ci sono le statue dello stadio dei Marmi».

Non esiste uno script

Impossibile preparare uno script in anticipo: tutto si gioca sull’improvvisazione. «Sarà tutto in divenire nel corso delle varie settimane. Non si può preparare nulla a tavolino».

Durante la conferenza c’è stato spazio anche per temi sensibili, come la recente guerra israeliana-palestinese.

«Non si può scherzare su tutto, sappiamo tutti il periodo che stiamo attraversando. Noi facciamo quello per cui siamo stati chiamati, regalare un po' di buonumore per i 45 minuti del programma senza nessun riferimento a tutto ciò che ci sta angosciando, perché siamo tutti angosciati», dice Fiorello.

«Bimbi che muoiono a Gaza, dolore indescrivibile»

«Io non sono niente e nessuno davanti a questa tragedia, ma consentitemi l'indignazione e il dolore che provo ogni volta che vedo i telegiornali. I bambini per me, siano palestinesi o israeliani, sono bambini.

«Questa cosa va fermata, serve sedersi a un tavolo. Non voglio esprimere dei giudizi su come vanno le cose, ognuno dice la sua ed è una cosa veramente antipatica. Viene chiesto: tu con chi sei? Per chi parteggi?»

«Una cosa terribile anche solo da chiedere, non è Milan-Inter ma una cosa drammatica. I bambini che muoiono… è mi dà un dolore indescrivibile, qui siamo tutti devastati da quello che sta accadendo e se uno mi domanda per chi parteggi, io lo mando a quel paese».

 

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