Flaiano, 'Un romano a Marte' secondo Montalti
All'Opera di Roma il lavoro premiato per la composizione
ROMA, 23 NOV – Lunghi applausi di un pubblico di appassionati e addetti ai lavori per ''Un romano a Marte'' di Vittorio Montalti su libretto di Giuliano Compagno, che ha vinto il premio di composizione bandito dall'Opera di Roma e messa in scena in prima assoluta al Teatro Nazionale con l'Orchestra dell'Opera diretta da John Axelrod e con la colorata e vivace regia di Fabio Cherstich nel cartellone di Contemporaneamente Roma 2019.
Il lavoro, sin dal titolo che ne ribalta gli elementi, prende le mosse da ''Un marziano a Roma'' di Ennio Flaiano, presentato da Vittorio Gassman al Lirico di Milano proprio il 23 novembre del 1960, esattamente 59 anni fa: quell'insuccesso, secondo uno dei celebri paradossi dell'autore, spesso apocrifi, ''mi ha dato alla testa''. Ora al centro del discorso, più che il marziano Kunt interpretato da Tomofei Baranov), che pure scende dall'alto vestito rosso e giallo come un pompiere, c'è lo stesso Flaiano, descritto nel prologo attraverso quel che non fu (non fascista della prima ora, non antifascista dell'ultima, non di ricca famiglia borghese, non festaiolo, non comunista ...). Accanto allo scrittore e il marziano, c'è il personaggio Ilaria Occhini (Rafaela Albuquerque), attrice di classici e protagonista dell'insuccesso che vuole ''dileguarsi in incognito'', e il critico (Gabriele Portoghese), che ha assistito a quella prima e si fa voce narrante di quegli anni, di quell'atmosfera. (ANSA).
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