La star di «Mare Fuori» si raccontaFrancesco Panarella: «Recitare mi ha salvato la testa»
Covermedia
1.3.2024 - 11:01
Il giovane attore di «Mare Fuori» si apre su sfide personali e professionali, tra cui la lotta contro una malattia rara e il valore dell'empatia, ereditato dalla madre.
01.03.2024, 11:01
01.03.2024, 11:04
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In una commovente intervista concessa a Vanity Fair, Francesco Panarella, noto al pubblico per il ruolo di «Cucciolo» nella serie «Mare Fuori», racconta il suo percorso, segnato da ostacoli personali e successi professionali.
Il ventiduenne napoletano, cresciuto nell'ombra del Vomero, affronta con coraggio il racconto di una recente battaglia contro una malattia rara che ha messo a rischio una delle sue maggiori passioni: la musica.
«Recitare mi ha salvato la testa; insieme alla musica, è la mia vita. Ma quanto silenzio mi sono portato dentro, dopo quella diagnosi. E quanto dolore, sia interiore che fisico. Quanta paura», confessa Panarella, rivelando la diagnosi di morbo di Kienbock che ha minacciato la sua capacità di suonare la batteria.
Nonostante le difficoltà, l'attore ha trovato la forza di reagire, grazie anche al successo di «Mare Fuori» e all'intervento chirurgico che ha riacceso le speranze di continuare a coltivare la sua arte.
In adolescenza bullismo e sfide familiari
L'esperienza dell'adolescenza è stata un altro capitolo difficile nella vita di Panarella, caratterizzato da bullismo e sfide familiari. «Sono cresciuto in un contesto tranquillo, di certo lontano da quello dei protagonisti di «Mare Fuori», ma ho attraversato anche io una fase complicata», racconta l'attore, che ha trovato nel bullismo una crudele realtà da affrontare, cambiando tre scuole durante le superiori.
Nonostante l'assenza di supporto in quel periodo, la musica e un fortunato incontro con il suo insegnante di musica alle medie, Biagio Terracciano, hanno acceso in lui la passione per la batteria e per la recitazione.
Una seconda famiglia sul set
Entrato a far parte del cast di «Mare Fuori» dalla terza stagione, Panarella ha trovato una seconda famiglia sul set, legandosi in modo speciale a Giuseppe Pirozzi, interprete di suo fratello nella serie.
Il suo personaggio, Luigi Di Meo detto Cucciolo, un aspirante camorrista gay, emerge come figura complessa e ricca di sfumature. «Mi sono ispirato a Johnny Depp e Philip Seymour Hoffman, cercando di creare un mix di sicurezza e dolcezza», spiega l'attore, che ha anche cercato di conferire al personaggio la fisicità di un gorilla con la leggerezza di una piuma.
Un aspetto significativo della vita di Panarella è il profondo legame con sua madre, ex commissario capo di Polizia, che gli ha insegnato l'importanza di non giudicare le persone e di comprendere le ragioni dietro le scelte sbagliate. «Mamma è stata tutto, nella mia formazione», afferma l'attore, sottolineando come la presenza di figure come Falcone e Borsellino in famiglia abbia influito sul suo percorso di vita e professionale.