Spettacolo Gabriele Salvatores presenta «Fuori era primavera. Viaggio nell’Italia del lockdown»

CoverMedia

26.10.2020 - 13:13

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Il regista del docufilm collettivo ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma da remoto perché è positivo al coronavirus.

Gabriele Salvatores ha presentato alla Festa del Cinema di Roma «Fuori era primavera. Viaggio nell’Italia del lockdown».

Per introdurre il docufilm collettivo il regista si è tuttavia collegato all'happening da remoto - perché con l'ultimo tampone è risultato positivo al coronavirus.

«Non sappiamo dove approderà quella barchetta in mezzo al mare», ha commentato Gabriele Salvatores secondo Il Corriere della Sera, riferendosi al finale aperto del lungometraggio.

«L’abbiamo scelto come finale perché consapevoli che la pandemia non fosse un racconto compiuto. Ma ci abbiamo montato “Voglio vederti ballare” di Battiato. Un auspicio per tutti».

La pandemia e il successivo lockdown, che a breve potrebbe essere ripristinato, hanno dato fuoco alle polveri del malessere sociale. Dinamica che secondo Salvatores il cinema ha già ampiamente sondato.

«Temo molto la rabbia sociale, il cinema in fondo lo aveva anticipato, con film come “Joker” e “Parasite”. E ho paura anche che si abbassi la guardia verso il Covid - commenta il cineasta -. Mi arrabbio molto quando sento negazionismi, stupidaggini, mi arrabbio con i nostri politici, con i manager messi a capo di un’azienda sanitaria solo in virtù di una tessera di partito. Spero che chi dà messaggi sbagliati venga punito».

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