Gauguin alchimista al Grand Palais
(ANSA) - PARIGI, 9 OTT - Un percorso attorno al pianeta, sulla superficie e nelle sue profondità, un senso dell'arte e della ricerca dell'ignoto che era l'essenza di Paul Gauguin. Il pittore francese innamorato della Polinesia era anche un "alchimista" - questo il titolo della mostra da mercoledì 11 al 22 gennaio 2018 al Grand Palais di Parigi - riusciva a maneggiare e mettere insieme i materiali per trarne ogni possibilità espressiva.
Il visitatore viene risucchiato nel tortuoso percorso che ha portato Gauguin nei luoghi più esotici, fino all'approdo finale e sognato, quello delle isole Marchesi, nella "sua" Polinesia. Lontano da tutto, persino da Tahiti. Gauguin era capace di assorbire tutto dalle persone che amava e incontrava, dalle culture che andava a scoprire, a reinventare. Lungo il percorso, accanto ai quadri più celebri, quelli con i colori e le giovani tahitiane, emerge un Gauguin appassionato innovatore di tecniche per l'incisione e la stampa, con un amore sconosciuto ai più per la ceramica e il legno.
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