Genovese, in The Place i nostri demoni
Il regista a Festa Roma, con mistery-drama ho avuto coraggio
(ANSA) ROMA 4 NOV - Ci vuole davvero coraggio a mettere in campo dopo 'Perfetti sconosciuti', un fantasy-drama oscuro, biblico, angelico e demoniaco allo stesso tempo come 'The Place', presentato alla Festa di Roma e in sala con Medusa dal 9/11 in 500 copie. E Paolo Genovese questo coraggio l'ha avuto davvero. La location è unica, un bar ('The Place') nella periferia di Roma dove staziona, giorno e notte, sempre allo stesso tavolo, un uomo (Valerio Mastandrea). Di fronte a lui, sfilano diversi personaggi, tutti con un desiderio, un'ossessione, da soddisfare. A tutti l'uomo fa la stessa domanda: "Fino a che punto sei disposto ad arrivare per ottenere quello che vuoi?" Tra i suoi interlocutori c'è anche chi accetta di uccidere una bambina pur di salvare il figlio che ha il cancro. Ma tutti di fronte all'uomo Mastandrea e al suo patto faustiano si troveranno a scegliere. The Place, spiega Genovese, "ci fa confrontare con la nostra personale asticella morale, ci chiede di giudicare noi stessi e gli altri in modo più profondo".
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