MusicaGianni Morandi: «Allegria e autoironia ti cambiano la vita»
Covermedia
5.8.2021 - 11:10
Dall'incidente al nuovo singolo realizzato in coppia con Jovanotti: l’artista si racconta nell’iniziativa del Corriere della Sera e Radio Italia per celebrare i protagonisti della musica italiana.
05.08.2021, 11:10
05.08.2021, 12:00
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Per Gianni Morandi essere felice è un mantra quotidiano.
Fin da quando era bambino, il cantautore ha fatto di allegria e positività il suo cavallo di battaglia.
Lo racconta a Rudy Zerby in occasione dell’Artista Day, l’iniziativa promossa dal Corriere della Sera e Radio Italia per celebrare i protagonisti della musica italiana.
«Nel mio lavoro io voglio presentare solo una faccia sorridente, non voglio essere un «musone». Anche se qualcosa va male, non mi concentro mai su questo, non mi piace. È stato così fin dagli esordi della carriera, quando ero il ragazzino di Monghidoro che aveva in tasca solo la quinta elementare. È stata una strategia di difesa, per farmi accettare dagli altri».
Nella lunga chiacchierata Gianni ha anche parlato de «L’Allegria», il singolo con Jovanotti uscito a giugno, il cui video è stato girato nel ranch di Tavullia di Valentino Rossi.
«(…) Jovanotti a giugno mi ha telefonato dicendomi: «Ho un pezzo bomba. Potrei farlo io, ma sarebbe il solito pezzo di Jovanotti. È perfetto per te, perché se lo fai tu assume tutto un altro significato». Così sono andato a Milano con Anna (Dan, la moglie, ndr) per lavorarci su. C’era già l’arrangiamento per la versione cantata da Lorenzo (Cherubini, ovvero Jovanotti, ndr), ma poi è venuta fuori la mia, prodotta da Rick Rubin che è bravissimo, ha lavorato con Eminem, con gli U2, con Johnny Cash…», si legge nell’intervista riportata da TV Sorrisi e Canzoni.
«Non è un pezzo facile da interpretare. Ci sono salti complessi, un ritmo incalzante, degli scioglilingua. Ma alla fine ha convinto anche me: mi ha aiutato a guarire. La musica è la «spinta» per reagire e andare avanti», spiega Morandi che del Jova dice: «È una persona super positiva, mi sento molto vicino a lui. Da sempre, da quando cantava «Penso positivo» o «Ragazzo fortunato». La prima volta che ho sentito parlare di lui era il 1988 e io ero in tour con Lucio Dalla. Jovanotti era primo in classifica, ma Lucio pensava che non sarebbe durato a lungo: «Sarà uno dei soliti che lancia Claudio Cecchetto» mi diceva».
Lo scorso marzo il cantante 76enne è stato vittima di un brutto incidente nella sua casa in campagna dove ha riportato diverse ustioni.
«Mi ha dato una spinta enorme, mi ha fatto bene all’umore e quindi anche alla mano. (…) Mi sto ancora curando all’ospedale Bufalini di Cesena e a Bologna, per la fisioterapia. Anna è sempre con me, è la mia infermiera».
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