Cinema Gina Lollobrigida, i 95 anni della Bersagliera

SDA

3.7.2022 - 14:47

La torta di compleanno per i 90 anni di Gina Lollobrigida, cinque anni fa a Roma (foto d'archivio)
La torta di compleanno per i 90 anni di Gina Lollobrigida, cinque anni fa a Roma (foto d'archivio)
Keystone

Gina Lollobrigida compie 95 anni. Di una signora non si dovrebbe mai rivelare l'età, ma per una diva che ha avuto sempre il coraggio di dire le cose senza veli e di vivere almeno quattro vite, questo compleanno ha un valore diverso.

È come una nuova medaglia appuntata sul petto di quella che una generazione di spettatori ha conosciuto e amato come «la Bersagliera», è come i titoli di grand'ufficiale della Repubblica italiana o cavaliere della Legion d'onore francese che negli anni le sono stati attribuiti.

Luigia Lollobrigida nasce a Subiaco (Lazio) il 4 luglio 1927 e, contrariamente all'immagine popolare che si è incollata addosso, è figlia di agiati borghesi (il padre è un facoltoso produttore di mobili) ridotti quasi alla povertà dai bombardamenti alleati sulla sua regione.

Seconda a Miss Italia

Trasferitasi a Roma ancora occupata dai nazisti, la famiglia si arrabatta in ristrettezze economiche tanto che la giovane Gina si paga parte degli studi all'istituto di Belle Arti vendendo disegni e caricature o comparendo in qualche fotoromanzo col nome d'arte di Diana Loris.

Ha piglio, carattere, volontà di riscatto e così coglie quasi per caso l'opportunità di un concorso di bellezza per farsi notare e spiccare il volo verso l'edizione 1947 di Miss Italia a Stresa dove arriva seconda dietro a Lucia Bosè, ma conquista pubblico e giudici.

Da Los Angeles a Roma

Esordisce a teatro ad appena 17 anni e poi cerca fortuna come comparsa a Cinecittà, forte di una piccola notorietà nel mondo dei fotoromanzi. Contrariamente a quel che si pensa di lei, la più celebre «maggiorata» del cinema italiano insieme a Sophia Loren (di sette anni più giovane), Gina Lollobrigida diventa famosa prima all'estero che in Italia ed è per molti decenni l'unica diva italiana (insieme ad Alida Valli) amata dai registi americani.

Nel 1950 il magnate con passioni artistiche Howard Hughes la porta a Los Angeles con la promessa di un ricco contratto in esclusiva, ma Gina capisce in fretta che quella gabbia dorata non fa per lei.

Richiude in fretta le valigie, torna a Roma e abbraccia il nuovo cinema italiano del neorealismo: lavora con Pietro Germi ("La città si difende") e con Carlo Lizzani ("Achtung banditi") ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalità popolana.

Primo successo in Francia

Il primo successo personale è però fuori dai confini: il francese «Fanfan la Tulipe» con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale «Pane amore e fantasia» di Luigi Comencini (1953).

Coglie decine di successi all'estero: lavora con John Huston e Robert Siodmak, recita con Burt Lancaster e Frank Sinatra, è una magnifica Esmeralda in coppia con Anthony Quinn ne «Il gobbo di Notre Dame», passa da Errol Flynn a Yul Brynner, accetta la sfida di doppiarsi in francese e cantare da soprano (ne «La donna più bella del mondo» in coppia con Vittorio Gassmann per cui vince il suo primo di 6 David di Donatello).

Anche fotografa e scultrice

All'inizio degli anni '70 la sua passione la porta altrove: lascia il cinema (a cui tornerà solo vent'anni dopo) per diventare fotografa, cogliendo spettacolari successi nell'arte del ritratto immortalando divi e uomini politici, tra cui Fidel Castro, compagne d'avventura della sua vita precedente e grandi artisti. Si cimenta anche come scultrice e con le sue mostre fa il giro del mondo.

Ben più tormentata la vita personale: si è sposata una sola volta (nel 1949 col medico sloveno Milko Skofic da cui ebbe un figlio e da cui divorzioò nel 1971), passati i 90 anni ha rivelato di essere stata stuprata giovanissima spiegando che questo dolore aveva segnato tutta la sua vita.

Oggi vive sola in una villa sull'Appia Antica

Nel 2006 ha annunciato di voler sposare lo spagnolo Javier Rigau ben più giovane di lei, ma poi il matrimonio fu negato da entrambi e comunque annullato dalla Sacra Rota. Ancora oggi battaglia in tribunale col figlio Andrea Milko che accusa un collaboratore della madre di averla raggirata sottraendole buona parte della sua fortuna.

Adesso vive da sola nella grande villa sull'Appia Antica ma non ha nulla della diva sul viale del tramonto: la sua vitalità ironica e la sua schiettezza nel guardare alla vita hanno la meglio sull'età e ne consegnano intatta l'immagine per tutte le generazioni che l'hanno vista icona del cinema, sex symbol italiano e ricordata nel mondo dalla stella sulla Hall of Fame di Hollywood.