Giorgia, 50 anni per «volersi ancora bene» - Gallery
Dai club alla vittoria a Sanremo, una vita in musica.
L'aria sbarazzina e il sorriso
scacciapensieri non l'abbandonano mai, anche ora che Giorgia si
appresta al giro di boa dei 50 anni. Li compie il 26 aprile,
classe 1971 e l'importante, come lei stessa ha scritto «è
volersi ancora bene».
Cinquant'anni passati con e nella
musica, una passione trasmessa per Dna (e per anagrafe, la
scelta del suo nome è legata al brano «Georgia On My Mind» di
Ray Charles) dal babbo Giulio Todrani, membro del duo canoro
Juli & Julie e fondatore dei «Io vorrei la pelle nera».
Tanto
che, narra la storia, la prima registrazione di quella che
diventerà una delle voci (femminili, ma non solo) più importanti
del panorama italiano è del 1979, a 8 anni.
Da quel primo 45
giri, Giorgia non si è più fermata. La svolta, dai club romani
al palcoscenico nazionale, arriva nel 1994, quando, a 23 anni
ancora da compiere, si presenta con l'aria spaurita tra le Nuove
Proposte del Festival di Sanremo.
Non vince (arriva addirittura
settima) ma quel brano non premiato, "E poi" (che porta la sua
firma oltre a quella di Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese),
diventa uno dei suoi maggiori successi e il disco che incide da
lì a poco vende 180'000 copie, proiettandola nel gotha della
musica pop italiana.
Solo l'anno dopo arriva la rivincita
all'Ariston: partecipa tra i Big e vince con l'intramontabile "Come saprei".
Da quel 1994 a oggi, la strada è stata lunga e costellata di
successi. La partecipazione al Pavarotti & Friends; i tantissimi
duetti, i sette milioni di dischi venduti solo in Italia; gli
svariati premi, tra cui anche un Nastro d'argento; la
definizione di «la quarta Voce più grande al mondo»,
attribuitale da Billboard.
Giorgia ha attraversato gli anni, i
generi musicali, gioie e anche dolori. Nel 2002 ha affrontato la
morte del suo ex compagno Alex Baroni, morto in un incidente
stradale. Negli anni ha sempre mantenuto vivo il suo ricordo.
Negli anni si è distinta anche per il suo impegno sociale è
in attesa di fare la sua parte nel live «Una. Nessuna.
Centomila», contro la violenza di genere, riprogrammato per
l'anno prossimo a Campovolo.