Dal 19 al 26 gennaio Giornate di Soletta: focus su film romandi e di produttrici donne

sifo, ats

14.12.2021 - 12:05

Nel 2022, gli organizzatori delle Giornate di Soletta sperano di poter ritrovare il pubblico in presenza nelle sale.
Nel 2022, gli organizzatori delle Giornate di Soletta sperano di poter ritrovare il pubblico in presenza nelle sale.
Keystone

Il programma delle 57esime Giornate di Soletta, presentato oggi in conferenza stampa, è dedicato alla Svizzera romanda e alle produttrici. In totale, 32 dei 78 lungometraggi che verranno presentati dal 19 al 26 gennaio sono romandi. Non mancheranno i corti.

14.12.2021 - 12:05

Gli organizzatori delle Giornate di Soletta hanno affermato di sperare in un'edizione in presenza – l'anno scorso il festival si era infatti tenuto online a causa della pandemia. «Ci orientiamo su un festival in presenza, sperando che a gennaio sarà possibile», ha spiegato David Wegmüller, che assieme a Marianne Wirth ha ripreso la direzione artistica del festival.

La manifestazione quest'anno presenta una nuova codirezione amministrativa e artistica composta anche di Veronika Roos, direttrice amministrativa. Nel corso della conferenza stampa il presidente Thomas Geiser ha sottolineato l'importanza che «i film e i cineasti siano in primo piano».

Anno dei film romandi

Gli organizzatori hanno messo l'accento in particolare sul grande numero di film pervenuti: «596 in totale, di cui 150 lungometraggi». In totale sono 157 i film selezionati, fra i 78 lungometraggi ben 32 provengono dalla Romandia, una prima per le Giornate di Soletta. Non mancheranno nemmeno i film in italiano.

In primo piano anche le produttrici donne, che rappresentano più del 50% della selezione di 78 film.

Fra le anteprime romande annunciate in conferenza stampa «Nos utopies communautaires» di Pierre-Yves Borgeaud, un documentario sui modi di vita differenti.

Prix de Soleure

Otto i film in lizza per il principale riconoscimento Prix de Soleure, dotato di 60'000 franchi. Come già annunciato qualche settimana fa, il documentario «Loving Highsmith» di Eva Vitija, dedicato alla scrittrice americana Patricia Highsmith, aprirà le Giornate il 19 gennaio. La regista basilese è nominata con altri sette cineasti per il riconoscimento.

In corsa per il premio principale anche «Wet Sand» di Elene Naveriani, già presentato al Locarno Film Festival nella sezione «Cineasti del presente» lo scorso agosto. L'attore georgiano Gia Agumava aveva ricevuto il Pardo per la migliore interpretazione maschile. Non mancherà nemmeno «Olga» di Elie Grappe, film svizzero in corsa per gli Oscar.

La giuria del Prix de Soleure di quest'anno è composta della produttrice e giornalista Nicole Vögele, dello scrittore e produttore Matthias Zschokke e della compositrice Olivia Pedroli.

Opera prima e Prix du public

Per la seconda volta si terrà anche il concorso nella categoria «Opera Prima», dotato di 20'000 franchi, che premia i primi lungometraggi di giovani cineasti. Otto i film in concorso tra cui «Diaries from an Unconvential Journey», che narra la storia di una bambina handicappata che vuole incontrare il Dalai Lama.

Nella stessa categoria concorre anche «Zahorí» di Marí Alessandrini, una coproduzione tra Svizzera, Argentina, Cile e Francia, anch'essa presentata nel Concorso Cineasti del presente a Locarno.

Tra i film da vedere in anteprima nella sezione «Prix du Public», «3/19» del regista italiano Silvio Soldini.

Come già annunciato a metà novembre, il programma speciale «Rencontre» sarà dedicato al cineasta zurighese Jürg Hassler.

sifo, ats