Anche il Ticino Un libro sui luoghi svizzeri apparsi nei film

zm, ats

5.10.2022 - 11:43

La seconda stagione della serie svizzero-tedesca "Neumatt" prodotta da Zodiac Pictures e dalla SRF è stata in parte girata in una fattoria di Uster (ZH). (immagine d'archivio)
La seconda stagione della serie svizzero-tedesca "Neumatt" prodotta da Zodiac Pictures e dalla SRF è stata in parte girata in una fattoria di Uster (ZH). (immagine d'archivio)
Keystone

«The Bourne Identity», «Neumatt», «James Bond»: la Svizzera è una scena amata per film e serie TV. Nel libro «Drehort Schweiz», l'autore basilese Thomas Blubacher ha censito i luoghi delle riprese da Aarau a Zwieselberg (BE), passando per varie località ticinesi.

5.10.2022 - 11:43

Il produttore della coproduzione olandese-svizzera «Hotel Sinestra» Lukas Hobi, in un comunicato stampa di inizio anno, ha dichiarato di essere «lieto di poter raccontare la storia del leggendario Hotel Sinestra e di portarla al cinema come film per famiglie».

Il vero Hotel Val Sinestra, così Blubacher descrive nel suo nuovo libro l'edificio Belle Epoque di undici piani con oltre cento camere nei pressi di Sent (GR), è «davvero un po' sinistro». Tuttavia, la parola retoromancia «sinestra» descrive semplicemente la posizione della valle laterale engadinese Val Sinestra: «a sinistra, vista nella direzione di scorrimento dell'Inn».

Non sempre il libro è esaustivo riguardo alle location. Per «Die Beschatter», la nuova serie della SRF (che inizierà il 30 ottobre), Thomas Blubacher elenca indirizzi più o meno scarni.

Aneddoti curiosi

Il libro di 384 pagine può essere letto in diversi modi, come guida di viaggio dei luoghi delle riprese sparsi nei 26 cantoni della Svizzera ma anche come lessico, nel quale sono recensiti diverse centinaia di film. Gli aneddoti sono anch'essi un elemento di intrattenimento non indifferente.

L'attore Dimitri Stapfer, che sarà ospite d'onore al vernissage del libro il 30 novembre al cinema Filmpodium di Zurigo, viene citato più volte in questo contesto. Si può leggere, ad esempio, che nel corso della serie SRF «Frieden» era evidente che si stava già preparando per il suo prossimo ruolo in «Beyto» facendo digiuno intermittente, jogging e palestra. «Come allenatore di nuoto scolastico, dovevo avere un corpo adeguato», ha dichiarato il 34enne.

«Drehort Schweiz» è piacevole ma testualmente denso. Le poche foto contenute nel libro mostrano, ad esempio, il set del film poliziesco italo-tedesco «Freckles» (1968), il film drammatico «Stürm: Libertà o morte» ("Stürm: Bis wir tot sind oder frei», 2020), basato su fatti realmente accaduti, il lungometraggio svizzero a basso costo «Il cattivo zio» ("Der Böse Onkel», 2011) o la commedia «Streaker» ("Flitzer», 2017).

Location nella Svizzera italiana

Fra le location censite nel libro non mancano quelle nella Svizzera italiana. Una delle più gettonate è Ascona, che fa da sfondo a diversi film, tra gli ultimi «Monte Verità» (2021) di Stefan Jäger.

Blubacher scrive anche che Lugano appare per la prima volta sul grande schermo nel 1915, ne «Lo spettro di mezzanotte». Da allora la città sul Ceresio è stata teatro di «più di un centinaio di film e serie TV», cita il libro.

Non è da meno la Valle Maggia che compare in pellicole come «Al canto del cucù» (1941) del basilese August Kern, girata fra gli altri a Prato Sornico, Veglia e San Carlo.

Manca però un accenno a «Dawn Chorus» (2022) di Alessio Pizzicannella, film forse troppo recente per entrare nel libro, ma girato interamente sulle Isole di Brissago.

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