Spettacolo Gli U2 chiedono lo stop alla querela

(Cover) - IT Showbiz - Gli U2 hanno chiesto a un giudice di chiudere la causa di plagio inoltrata da un cantautore britannico per il brano «The Fly».

Nel febbraio 2017 Paul Rose ha avviato un'azione legale contro la band irlandese e la Island Records, sostenendo che la traccia apparsa nell'album «Achtung Baby» del 1991 è stata composta «rubando le sonorità» della sua melodia «Nae Slappin».

Il 18 luglio gli U2 hanno depositato gli incartamenti presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti di Manhattan, chiedendo che la causa di Rose venga licenziata.

Nei documenti ottenuti dalla Reuters, la band afferma che «non c'è niente di simile» tra le due canzoni e sia gli ascoltatori che una giuria ragionevole non potrebbero trovare similitudini.

Bono e colleghi si domandano inoltre come mai Rose ha aspettato così tanto tempo per perseguire un'azione legale, aggiungendo che «niente di The Fly» è cambiato nel quarto secolo da quando è stato rilasciato".

Nella sua deposizione originale Rose sostiene che il giro di chitarra, l'assolo e le percussioni di «The Fly» sono quasi identiche a quelle di «Nae Slappin»: una demo che presumibilmente passò nel Novanta ai dirigenti della Island Records, etichetta discografica degli U2.

«“The Fly” copia e incorpora parti sostanziali, distinte, importanti e riconoscibili del lavoro», afferma la documentazione.

«Un osservatore ordinario avrebbe ragionevolmente trovato che... si è verificata un'infrazione. Anzi, le somiglianze... sono così sorprendentemente simili che la creazione indipendente è preclusa».

Il musicista inglese dichiara che la band non ha mai riconosciuto la sua parte nella creazione della traccia, né gli ha concesso un credito in qualità di scrittore, aggiungendo: «Gli imputati hanno sapientemente sfruttato “The Fly" senza accreditare Rose come scrittore da più di 25 anni». Rose ha chiesto un risarcimento agli U2 pari a 4 milioni 335mila 500 euro, in danni e spese legali.

Cover Media