Spettacolo Harvey Weinstein: licenziato per molestie sessuali

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9.10.2017 - 09:40

****FILE PHOTOS**
Decades of Sexual Harassment Accusations Against Harvey Weinstein**

2017 Tribeca Film Festival - "Reservoir Dogs" Screening at the Beacon Theater - Red Carpet Arrivals

Featuring: Harvey Weinstein
Where: New York, New York, United States
When: 29 Apr 2017
Credit: Ivan Nikolov/WENN.com
****FILE PHOTOS** Decades of Sexual Harassment Accusations Against Harvey Weinstein** 2017 Tribeca Film Festival - "Reservoir Dogs" Screening at the Beacon Theater - Red Carpet Arrivals Featuring: Harvey Weinstein Where: New York, New York, United States When: 29 Apr 2017 Credit: Ivan Nikolov/WENN.com
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(Cover) - IT Showbiz - Harvey Weinstein è stato licenziato dalla Weinstein Company.

La decisone è stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione della casa di produzione cinematografica, a una settimana dalla bomba lanciata dal New York Times, che ha rivelato come il potente produttore 65enne abbia per «interi decenni» abusato di attrici e dipendenti della società.

Nel comunicato dalla Weinstein Company si legge: «Alla luce delle nuove informazioni sulla cattiva condotta di Harvey Weinstein emerse nei giorni scorsi, Robert Weinstein, Lance Maerov, Richard Koenigsberg e Tarak Ben Ammar hanno determinato, dopo aver informato Harvey Weinstein, che il suo rapporto lavorativo con la The Weinstein Company è terminato. La decisone ha effetto immediato».

Dopo che la scandalo è venuto a galla, Harvey - che nella sua lunga carriera ha contribuito alla realizzazione di film come Pulp Fiction, Gangs of New York e Il Paziente inglese -, si era così difeso sul Page Six: «Sono cresciuto negli Anni Sessanta e Settanta, quando le regole sui comportamenti e sui luoghi di lavoro erano completamente diversi. La cultura che c’era dietro era diversa. Questa però non può essere una scusa per nessuno, in ufficio o non».

«Un po’ di tempo fa mi sono reso conto che dovevo diventare una persona migliore e, da quel momento, è migliorato il mio modo di interagire con le persone. Il modo in cui mi sono comportato con le colleghe in passato ha causato molto dolore e me ne scuso sinceramente. Anche se sto cercando di diventare migliore, so che ho molta strada da percorrere».

Nell’articolo del New York Times, le reporter Jodi Kantor e Megan Twohey sostenevano come «Weinsten fosse riuscito a comprare il silenzio di almeno otto donne» per evitare che lo scandalo venisse alla luce.

Le fonti del quotidiano sono due donne che hanno raccontato dettagliatamente alcuni particolari sui comportamenti da censura da Weinstein.

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