Cinema House of Gucci, Lady Gaga: «Non volevo una caricatura»

BN-MA

12.11.2021 - 19:23

Omaggio a legacy italiana e un po' di aiuto da Tony Bennett, «Non volevo trasformare Patrizia Reggiani in una caricatura».

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Nei giorni che precedono l'uscita nelle sale di «House of Gucci» Lady Gaga racconta come e' arrivata alla nuova interpretazione che potrebbe fruttarle il secondo Oscar della sua carriera, stavolta come migliore attrice dopo quello per la miglior canzone in «E' Nata Una Stella».

«Patrizia voleva sentirsi parte quando non lo era. Per molti versi la posso capire, cosi' ho portato quella parte del mio carattere nel ruolo trovando un modo di assimilarmi a ritroso: da italo-americana a italiana che voleva sopravvivere e che, a dispetto di tutti i suoi sforzi, non ci riusciva», ha detto Gaga spiegando di aver avuto, nella prospettiva che l'ha portata a ricreare il personaggio della Reggiani, un po' di aiuto dall'amico Tony Bennett.

«Lui odia il mondo con cui gli italiani sono rappresentati come criminali, ad esempio nei film di un certo regista», ha detto, riferendosi a Martin Scorsese.

Rispondendo poi a domande del pubblico dopo una anteprima a Los Angeles, Gaga ha confermato di aver modellato il suo accento su quello del Nord Italia, praticandolo non stop per nove mesi anche nella vita reale. Basato sul libro «The House of Gucci» di Sara Gay Forden, il film segue l'ambiziosa Patrizia nel corteggiamento di Maurizio Gucci (Adam Driver), il successivo matrimonio da outsider nella dinastia dietro la celebre casa di moda e il tetro finale in cui lei assume un sicario per assassinare il marito.

«Quando mi hanno offerto la parte stavo attraversando un momento veramente complicato», ha detto Gaga al «New York Times»: una depressione in cui l'artista nata 35 anni fa come Stefani Joanne Angelina Germanotta si dibatteva se voleva davvero continuare ad essere Lady Gaga. Cosi', quando arrivo' l'offerta di trasformarsi in un'altra persona nel film di Ridley Scott, lei afferro' al balzo l'occasione.

(ANSA)