Spettacolo «Hunters» nel mirino della critica: il creatore David Weil si difende

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25.2.2020 - 11:11

World premiere of 'Hunters' held at DGA Theater

Featuring: Al Pacino
Where: Los Angeles, California, United States
When: 19 Feb 2020
Credit: Faye's Vision/Cover Images
World premiere of 'Hunters' held at DGA Theater Featuring: Al Pacino Where: Los Angeles, California, United States When: 19 Feb 2020 Credit: Faye's Vision/Cover Images
Source: Faye's Vision/Cover Images

Le scene che rappresentano le atrocità commesse durante l’Olocausto non vanno giù ai funzionari del Memoriale di Auschwitz.

David Weil, il creatore di «Hunters» risponde alle critiche sulle scene relative all’Olocausto.

Il nuovo programma televisivo che vede nel cast anche Al Pacino, riporta alcune atrocità “immaginarie” commesse durante il Nazismo.

Il film drammatico di Amazon Prime Video, segue le vicende di una squadra di cacciatori nazisti a New York negli anni Settanta, capitanati dal sopravvissuto all'Olocausto Meyer Offerman (Pacino).

Il film mostra dei flashback con scene avvenute nei campi di sterminio nazisti, incluso uno immaginario che rappresenta un gioco mortale di scacchi umani.

I funzionari del Memoriale di Auschwitz hanno criticato lo spettacolo per la scena twittando: «Auschwitz era pieno di terribili sofferenze documentate nei resoconti dei sopravvissuti. Inventare un falso gioco di scacchi umani per @huntersonprime non è solo una pericolosa follia e caricatura. Va incontro anche ai futuri negazionisti. Onoriamo le vittime preservando l'accuratezza dei fatti».

Il creatore David Weil, la cui nonna è sopravvissuta ad Auschwitz, tuttavia ha rispedito al mittente le critiche secondo quanto riporta Variety.

Dopo aver citato il suo legame personale con gli orrori dell’Olocausto, Weil ha spiegato il suo punto di vista sulla controversa scena degli “scacchi umani”.

«Parlando in particolare della scena sulla “partita di scacchi”, questo è un evento immaginario. Perché ho ritenuto che questa scena fosse importante da sceneggiare e mettere in serie? Per contrastare con maggiore forza la narrativa revisionista che imbianca la perpetrazione nazista, mettendo in mostra il sadismo e la violenza più estremi - e rappresentativamente veritieri - che i nazisti hanno perpetrato contro gli ebrei e altre vittime. E perché ho sentito il bisogno di creare un evento immaginario quando esistevano così tanti orrori reali? Dopotutto, è vero che i nazisti hanno commesso atti estremi e diffusi di sadismo e tortura e persino episodi di "giochi" crudeli contro le loro vittime. Semplicemente non volevo descrivere quegli specifici e reali atti traumatici».

Weil ha concluso l’intervista «ringraziando il Memoriale di Auschwitz per tutto il lavoro importante e vitale che svolge», aggiungendo: «Credo che siamo dalla stessa parte e stiamo lavorando per gli stessi obiettivi».

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