Musica I Litfiba suoneranno in Svizzera per «L'ultimo girone»

sifo, ats

23.11.2022 - 11:00

Nel 2015 i Litfiba avevano infiammato la Piazza Grande di Locarno. (immagine d'archivio)
Nel 2015 i Litfiba avevano infiammato la Piazza Grande di Locarno. (immagine d'archivio)
Keystone

Il gruppo rock italiano Litfiba, capitanato da Piero Pelù e Federico «Ghigo» Renzulli, ha deciso di dire addio ai palchi dopo 42 anni di carriera con «L'ultimo girone», un tour che li vedrà suonare a Zurigo e Losanna a dicembre. Keystone-ATS li ha intervistati.

23.11.2022 - 11:00

A dicembre 2021 i Litfiba annunciano il loro ritiro dalle scene con un ultimo tour nel 2022 per coronare 42 anni di carriera. Ma perché scegliere di dire addio al palco proprio nel 2022? «42-2022, ci piace la Cabala», dice il cantante Piero Pelù, scherzando. «Ci è sembrato il momento giusto per uscire di scena», replica il chitarrista Ghigo Renzulli.

Li sentiamo in collegamento telefonico da Firenze, dove dicono, c'è un freddo pungente molto umido.

L'ultimo girone

Il tour è iniziato a fine aprile con date italiane tra cui Roma e la loro natia Toscana, con Firenze e Lucca. «Ci siamo divertiti tantissimo è stato un bel tour», dice Pelù.

Come scegliere la scaletta quando si ha un repertorio così vasto? «È difficile scegliere 20-25 pezzi da un repertorio di 180 canzoni – bisogna fare delle drastiche scelte, a volte anche con dispiacere», afferma Renzulli. «Abbiamo previsto tre scalette diverse per questa ultima tranche del tour. Dovrebbe esserci anche un set acustico esclusivo», prosegue.

«Per la scaletta cerchiamo il filo rosso che leghi tutte le canzoni e il loro significato», spiega Pelù. Quando chiediamo loro se c'è un brano che preferiscono Pelù dice «Tutti dal primo all'ultimo» mentre Renzulli cita Pino Daniele, «ogni scarrafone è bello a mamma sua», aggiungendo che «ogni brano è una parte della tua vita».

42 anni di carriera

I Litfiba nascono nell'ottobre 1980 «in Via de' Bardi a Firenze, in una fumosa e umida cantina adibita a sala prove», si legge sul loro sito. Nel corso della loro carriera sono stati numerosi i cambiamenti sia nella composizione della band che musicalmente parlando.

«In 42 anni c'è stata un'evoluzione, sono una band molto poliedrica i Litfiba», dice Renzulli. «Le diverse formazioni sono sempre state un laboratorio aperto alle trasformazioni», indica Pelù. «Ogni disco è differente, è stato un lavoro molto stressante per cercare di stupire noi stessi e anche il pubblico. La discografia è ricca di spunti e di argomenti», spiega citando le serie di album Trilogia del potere (anni '80), Tetralogia degli elementi (anni '90) e Trilogia degli Stati (anni 2000). «Concepire due trilogie e una tetralogia è un lavoro molto difficile», afferma Pelù.

Le canzoni, ancorate al contesto politico con uno sguardo critico, rimangono anche a distanza di diversi anni molto attuali. Pelù cita l'esempio di «Resta», «un testo pubblicato durante il disastro di Chernobyl» che parla della nube radioattiva che ha colpito l'Europa, spiega, aggiungendo che «viviamo ancora nello stesso incubo».

Ritorno a Zurigo e Losanna

Il tour prevede due tappe anche in Svizzera: il 15 dicembre alla Volkshaus di Zurigo e il 16 dicembre a Les Docks di Losanna, quest'ultima già sold out. «Siamo felici di tornare alla Volkshaus e a Les Docks», afferma Pelù. «Penso sia la terza o quarta volta che suoniamo alla Volkshaus, c'è una bella acustica, si sta bene. La prima volta era negli anni '90. Anche a Les Docks abbiamo già suonato (12 anni fa, ndr), è una bella sala», dice Renzulli.

Nessuna tappa nella Svizzera italiana, «abbiamo deciso di non farla per la vicinanza con il Forum Assago di Milano», l'ultimo concerto del tour che si terrà il 22 dicembre. «Ma in passato abbiamo suonato a Lugano, Locarno e Bellinzona ed è sempre stato molto bello», afferma Pelù.

«La Svizzera è un po' la nostra seconda casa, come i paesi francofoni quali Francia e Belgio che ci hanno accolto a braccia aperte anche se abbiamo scelto di cantare in italiano», afferma Renzulli, «è un amore duraturo».

Nonostante si esprimano nella lingua di Dante, i Litfiba sono riusciti a conquistare il mondo con la loro musica. Cosa ci si può attendere dai loro concerti in Svizzera? «Il pubblico è solitamente composto da italiani ma anche di svizzeri, è bello che la nostra musica piaccia anche se non tutti sono italofoni», dicono.

«È appena passato un camper svizzero sotto casa mia, è un segno!», esclama Pelù, «Siamo belli carichi, preparatevi!». Per (ri)vederli un'ultima volta, non resta che accaparrarsi i biglietti per il concerto di Zurigo, in vendita su www.ticketcorner.ch.

https://www.litfiba.net/

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