CinemaAl via il GIFF a Ginevra, esplorerà vari formati
bu, ats
4.11.2022 - 18:30
Il Geneva International Film Festival (GIFF) si è aperto questa sera con la prima svizzera della nuova stagione di «The Kingdom Exodus» di Lars Von Trier. Nel corso di 10 giorni, il GIFF esplorerà la fiction audiovisiva contemporanea in tutti i formati.
04.11.2022, 18:30
04.11.2022, 18:54
SDA
Carine Bachmann, direttrice dell'Ufficio federale della cultura (UFC), non si è persa l'apertura del GIFF a Ginevra. «Nei tempi instabili in cui viviamo, non si può non sottolineare l'importanza della voce dei creativi nel nutrire la nostra immaginazione, nel darci la libertà di pensiero e nell'aiutarci a capire il mondo», ha detto.
«Il GIFF è un UFO»
«Il GIFF è dai suoi inizi un UFO nel panorama dei festival di cinema svizzeri. Innovativo, costituito come un grande luogo di incontro per la sperimentazione della realtà virtuale e della creazione immersiva, il GIFF anticipa anche le evoluzioni delle modalità di consumo del cinema», ha proseguito.
Anche Gilles Marchand, il direttore generale della SSR, era presente all'apertura: «Il festival, in modo originale e all'avanguardia, mescola gioiosamente schermi, sceneggiature e pubblico. Questa è anche la realtà del servizio pubblico radiotelevisivo, che deve liberarsi dai vettori per continuare a mantenere un contatto vivo e denso con la società.»
La direttrice artistica Anaïs Emery, propone una selezione delle migliori produzioni del momento, in tutti i formati: cinema, serie e opere immersive. In totale, sono 120 le opere che verranno presentate fino al 13 novembre, di cui 10 prime mondiali, 3 prime internazionali, 5 prime europee e 67 prime svizzere, il tutto costellato da premi.
Rivoluzione digitale al cuore del GIFF
La rivoluzione digitale è al cuore del GIFF. Due installazioni immersive maggiori sono proposte: l'opera in realtà virtuale «Evolver» narrata da Cate Blanchett e prodotta da Edward R. Pressman a fianco di Terrence Malick e la pièce teatrale immersiva «Les aveugles», basata sul testo di Maurice Maeterlinck.
Un fenomeno in piena evoluzione, ma al contempo un'industria che non è ancora completamente strutturata, in particolare in Svizzera. «È in fase di sviluppo, ma ci vorrà ancora del tempo. Penso che tutte queste specificità, che si tratti di cinema, serie o creazione digitale, coesistano all'interno dello stesso ecosistema», ha detto Emery.
Gli artisti possono scegliere questo o quel formato a seconda del lavoro che vogliono sviluppare. «Le barriere che si pensava fossero molto rigide tra il mondo della TV, delle serie e del cinema stanno cadendo, mentre solo dieci anni fa era inimmaginabile», continua la direttrice artistica.
Questa edizione è caratterizzata da una marcata presenza di serie TV. Nel corso degli ultimi anni, le serie svizzere si sono imposte grazie a un'estetica molto curata e a temi forti e attuali.