«Sei donne–Il mistero di Leila»Isabella Ferrari: «Si compie un viaggio psichico»
Covermedia
24.2.2023 - 16:30
La serie mystery «Sei donne – Il mistero di Leila» debutterà dal 28 febbraio in prima serata su Rai 1.
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24.02.2023, 16:30
24.02.2023, 16:36
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Il mistero di Leila» al via il 28 febbraio in prima serata su Rai 1. «Una storia di rinascita corale, accanto all'elemento del giallo psicologico. Parlare di personaggi molto veri, entrare in vite di donne contemporanee nelle quali tutti possiamo rispecchiarci», dice Sansa, tra le protagoniste della serie prodotta in tre episodi e realizzata da IBC Movie in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Vincenzo Marra.
Il cast, guidato appunto da Maya Sansa, vanta anche Isabella Ferrari, Ivana Lotito, Denise Tantucci, Cristina Parku, Alessio Vassallo, Maurizio Lastrico, Pier Giorgio Bellocchio.
La vicenda ruota intorno a sei donne le cui vite si intrecciano durante le indagini della pm Anna Conti (Sansa) sulla scomparsa da Taranto di un'adolescente, Leila (Silvia Dina Pacente), rimasta a vivere, dopo la recente morte della madre, con il patrigno Gregorio (Lastrico), anche lui scomparso.
«(Anna Conti, ndr) è un personaggio meraviglioso, una pm rigorosa, che ha dedicato la sua vita alla giustizia. Una donna con un'infanzia molto traumatica e difficile, che in un periodo di profonda crisi personale rischia di perdersi, anche nella dipendenza dal bere», dice Sansa. «I personaggi femminili (in questa serie, ndr) non sono tagliati con l'accetta, ognuno ha la propria complessità».
Anche la Ferrari ha detto la sua sulla trama. «Si compie un viaggio psichico nell'animo di queste donne, ognuna ha delle cicatrici e dei vuoti, delle perdite e mancanze, ci si riconosce in loro», dice Isabella Ferrari.
«La tv generalista ha iniziato molto prima a mettere al centro le donne rispetto al cinema, dove fino a poco tempo fa i ruoli che si interpretavano erano solo la moglie di, la fidanzata di, la figlia di. Le piattaforme ci hanno portato ancora di più verso questo risveglio e autenticità, siamo veramente sulla buona strada».