Jacir, rabbia e speranza per Palestina
Regista di Wajib, a Betlemme si spara anche a bambini
ROMA, 9 APR - Per la regista palestinese Annemarie Jacir, essere candidata dal suo Paese agli Oscar è un'abitudine. Le è capitato con Il sale di questo mare e Quando ti ho visto, e agli ultimi Academy Awards con Wajib - Invito al matrimonio, commedia drammatica che mette a confronto, attraverso un padre e un figlio, due generazioni tra tensioni personali, politiche e sociali. Premiato a Locarno e al London Film Festival, è il primo dei suoi film ad arrivare in sala in Italia, il 19/4 con Satine. Protagonisti Mohammad e Saleh Bakri, padre e figlio anche nella vita.
"I miei film riflettono quello che provo per la situazione nel mio Paese, molta rabbia, ma non rinuncio alla speranza", dice la regista, classe 1974, a Roma con Saleh Bakri -. Si vive in costante pressione. Io sono originaria di Betlemme, dove i soldati israeliani ogni venerdì sparano anche ai bambini e il muro di divisione è proprio di fronte alla casa della mia famiglia. E ad Haifa, dove vivo, vedo costantemente la discriminazione subita dei palestinesi".
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