Ecco perché La produttrice di «James Bond» sul nuovo film: «Siamo ancora in alto mare»

Covermedia

24.10.2023 - 09:40

Barbara Broccoli
Barbara Broccoli

La producer Barbara Broccoli spiega come il processo di «reinvenzione» e modernizzazione del franchise non sia ancora iniziato.

È ancora in alto mare la lavorazione del nuovo capitolo di James Bond. La produttrice Barbara Broccoli ha ammesso in un’intervista rilasciata al The Guardian come ci sia «ancora tanta strada da fare» nell’ottica di una «reinvenzione» del personaggio, dopo l’addio alla saga di Daniel Craig.

Broccoli ha spiegato che il suo team non ha «nemmeno iniziato» il processo di modernizzazione del franchise: un passo che ritiene necessario in vista dell’arrivo del nuovo interprete dell’agente 007.

Quando Craig firmò nel 2006 per «Casino Royale», i produttori «intendevano focalizzarsi sul senso dell’eroe del 21esimo secolo»; oggi si tratta di adattare il personaggio al mondo in cui viviamo adesso.

«Daniel ci ha dato la possibilità di scavare nella vita emotiva del personaggio, e lo abbiamo fatto quando anche il pubblico era pronto per questo», ha dichiarato Broccoli. «Penso che questi film riflettano il momento storico in cui viviamo e c’è ancora una lunga strada da percorrere per reinventarlo per il prossimo capitolo e noi non abbiamo ancora iniziato».

Dal 10 novembre disponibile la nuova serie «007: Road to a Million»

Intanto, a partire dal 10 novembre, sarà disponibile su Prime Video la nuova serie «007: Road to a Million», ispirata a James Bond. Il reality show vedrà delle persone comuni alle prese con delle sfide in location legate a Bond con l’obiettivo di vincere dei premi in denaro.

Alla domanda sulla possibilità di produrre più show televisivi legati all’agente segreto, Broccoli ha risposto: «Il nostro obiettivo è produrre dei film. Quando decidiamo di realizzare un nuovo Bond, ci lavoriamo per tre o quattro anni, e questo è il nostro focus».

«Facciamo film su James Bond per grandi rilasci cinematografici e tutto ciò che facciamo è per il pubblico affinché possa vedere quel format in tutto il mondo, quindi no, non vogliamo fare televisione».

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