(Cover) - IT Showbiz - Jay-Z ha esortato i suoi fan a guardare in faccia i loro problemi di salute mentale.
Nell’affrontare la delicata questione, il rapper ha tratto spunto dalla tragica storia di Chester Bennington, morto suicida un mese fa dopo anni di lotte contro la depressione e la dipendenza dall’alcol.
Il marito di Beyoncé, che ha offerto un commosso tributo al leader dei Linkin Park durante il recente V Festival nel Regno Unito, ha dichiarato nella seconda parte dell’intervista con Rap Radar: «Non dobbiamo solo badare alla nostra salute fisica e a quello che stiamo facendo con il nostro corpo, ma anche alla nostra salute mentale. Molte persone vivono dei traumi, ma provano troppo imbarazzo per chiedere aiuto».
«Tante volte, tendiamo a giudicare le persone suicide dicendo: “Sono state troppo egoiste”. Io credo che chi decide di togliersi la vita non sia egoista, ma malato, pieno di dolore. Non riesco nemmeno a immaginare quel tipo di dolore, soprattutto se incontrollato. La questione va affrontata, che piaccia o no».
Jay spera che i casi di Chester, dell’amico Chris Cornell e di altri artisti, possano incoraggiare chi soffre di depressione a chiedere sostegno psicologico.
«Penso che possiamo usare, in quanto società, queste dolorose storie per andare avanti. Le persone possono cominciare a chiedere aiuto e a parlare di quello che stanno affrontando, parlarne con qualcuno. Dovremmo trarre insegnamento da queste perdite. Qualcuno, da qualche parte, avrebbe potuto andare da Chester e dirgli: “Amico, non mi sentivo bene neanche io e avevo bisogno di chiedere aiuto e o di parlarne con qualcuno”».
Jay ha ricordato anche quando incoraggiò la fragile Amy Winehouse a prendersi cura di se stessa, prima che la dipendenza da droghe e alcol le strappasse la vita nel 2011: «La guardai negli occhi e le dissi: “Rimani con noi”».
Cover Media
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