Spettacolo Jon Hamm: un episodio da condannare

CoverMedia

5.4.2018 - 13:11

Source: Covermedia

L’attore aggredì e bruciò gli abiti di un ragazzo all’epoca del college: la sua versione dei fatti sul magazine Esquire.

Nel passato di Jon Hamm c’è un episodio da condanna.

Nel 1991, l’attore, all’epoca poco più che ventenne, venne arrestato con alcuni tra i suoi più stretti compagni di college per aver aggredito un ragazzo e aver dato fuoco ai suoi vestiti.

In seguito all’episodio, il protagonista di «Mad Men» venne processato per lesioni, evitando però la condanna.

La brutta vicenda è tornata a galla di recente e, a distanza di anni, Hamm ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti sulle pagine di Esquire: «Direi che si tratta di una ricostruzione poco accurata. Tutto è frutto di una strategia sensazionalistica. Sono stato accusato per quei fatti, è vero. È difficile parlarne. Non voglio sprecare più fiato».

«È stato un peccato di gioventù, una cosa accaduta tanti anni fa e da cui sono stato sostanzialmente assolto. Non sono stato condannato per nulla. Mi sono ritrovato coinvolto in una situazione più grande di me, ero uno stupido ragazzo in una situazione stupida. È stato un fott*** peccato di gioventù. Ho voltato pagina».

Hamm ha poi parlato del suo presunto passato da “attore porno”, chiarendo come in realtà abbia lavorato in alcuni set di film a luci rosse nel ruolo di costumista di scena, soltanto per mettere da parte dei soldi durante un periodo da disoccupato a Hollywood.

«Mi serviva un lavoro e chiesi a una mia amica, che mi rispose: “Puoi prendere il mio lavoro. Mi occupo di set dressing”. Io le dissi che non avevo idea di cosa si trattasse. Lei mi disse: “Non è difficile… prendono tutti. È piuttosto deprimente”. Io risposi: “Straordinario, accetto”. Lei mi disse: “È per questi film Skinemax, in cui le donne fanno vedere le loro te*te, soltanto scene di soft-sex”. Mi passò una serie di oggetti, dicendomi: “Porta questa roba sul set. Fai quello che ti chiedono e basta”. Andai il lunedì successivo, presentandomi come il nuovo “costumista di scena”. Nessuno battè ciglio».

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