Spettacolo Jovanotti: lettera aperta di una mamma

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1.12.2017 - 12:27

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(Cover) - IT Italian Stars - Una lettera ironica, scritta per fare uno scherzo alla figlia, ma che poi si è fatta notare da tantissimi. È quella di Anna Zucca, una mamma che nei giorni scorsi ha postato su Facebook un lungo messaggio “contro” Jovanotti.

«Caro Lorenzo Jovanotti, sappi che ti ritengo in parte responsabile del fatto che io non sia ancora diventata nonna».

La colpa del cantautore sarebbe, secondo la donna, di aver illuso un’intera generazione di giovani sul fatto di trovare un amore perfetto come quello descritto nelle sue canzoni. «Questa schiera di ragazze da tutta la vita apre la finestra con la speranza di trovare una trave appesa al cielo con seduto sopra un ragazzo che canta loro una serenata, invece, vedono il loro dirimpettaio in mutande», scrive.

«Quando, dopo diverse storie d’amore finite per mancanza di poesia, per infantilismo acuto maschile, per noia e frustrazioni, nel cervello delle femmine comincia ad affacciarsi un dubbio, un punto di domanda: “Vuoi vedere che un uomo così non esiste?” tu, caro il mio Lorenzo, che fai? Pubblichi un altro cd. E allora dillo che vuoi rovinarci», aggiunge Anna, che invita infine il cantante ad cantare i suoi difetti: «Scrivi che anche tu metti le dita nel naso, che il tuo alito puzza moltissimo la mattina e che quello che scrivi è puro frutto di fantasia, che l’uomo perfetto non esiste».

La lettera, condivisa da tantissimi utenti, è arrivata fino a Jova, che ha così risposto ad Anna: «Grande Anna! In questi giorni la tua lettera me l'hanno segnalata in tanti, dicendomi che ti devo rispondere assolutamente! Prima però ho una partita di calcetto tra ciclisti contro maratoneti, un giro in moto, la schedina del totocalcio, la terza stagione di narcos e un disco da finire per cui ti risponderò magari domani».

E continua: «E per quel tuo proposito di diventare nonna non avere fretta, io punterò fino all'ultimo a scrivere canzoni in cui le ragazze sono magiche e le nonne sono belle come nelle foto da ragazza, e posso portare delle prove che i miei pezzi sono realistici, sono documentari in musica più che canzoni. E chi prova a contraddirmi lo stendo con una fiatata».

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