Judy Garland, tra mito e fragilità
Renée Zellweger interpreta icona in Judy, in sala a dicembre
ROMA, 15 SET – Un'icona di Hollywood, già consacrata star mondiale a 16 anni, con Il mago di Oz e morta a 47 per un'overdose di barbiturici. L'incommensurabile Judy Garland sta per rivelarsi a nuove generazioni di spettatori attraverso l'interpretazione di Renée Zellweger in Judy di Rupert Goold, che debutterà in prima mondiale al Toronto Film Festival e arriverà in Italia il 19 dicembre con Notorious Pictures. Il film, ispirato dalla pièce teatrale End of Rainbow di Peter Quilter, si concentra sugli ultimi mesi di vita dell'attrice e cantante, nei quali, nonostante la salute precaria e la voce spesso incerta, accetta, per risolvere problemi finanziari e familiari, un ingaggio a Londra, dove muore il 22 giugno 1969. Goold ha ampliato il racconto, per mostrare non solo le fragilità ma anche la ricchezza della personalità della stella. Tuttavia la figlia maggiore ed erede artistica di Judy, Liza Minnelli, ha fatto sapere di non aver mai incontrato Renée Zellweger ne' di aver dato alcuna forma di approvazione al progetto.
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