Spettacolo Katy Perry ambasciatrice del British Asian Trust: scoppia la polemica

Numerose le critiche rivolte al Principe Carlo che ha scelto la popstar come volto del fondo creato per migliorare la vita delle popolazioni asiatiche.

Non è piaciuta la nomina di Katy Perry come ambasciatrice del British Asian Trust.

A scegliere la popstar americana è stato il Principe Carlo che l’ha voluta come volto del fondo creato nel 2007 atto a migliorare la vita di almeno 4 milioni di persone in povertà fra India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka.

Il reale britannico ha incontrato la pop star a Mumbai, in India lo scorso novembre, per poi annunciare martedì 5 febbraio l’investitura della Perry che aiuterà l'organizzazione nella sua lotta contro la tratta di minori e la schiavitù.

Tuttavia, alcuni asiatici britannici non sono soddisfatti della scelta, vista come un’appendice del colonialismo bianco.

La prima polemica arriva dalla giornalista Jasmine Dotiwala su Twitter.

«Il più famoso asiatico britannico che conosco mi ha chiamata dicendomi: “WTF (Che caz*o) non possiamo nemmeno avere un invito a nessun evento asiatico britannico e poi scelgono un americano bianco? È tornato il colonialismo. #whiteSaviour "Me. Uh huh. GTFOH (mandatela fuori dai coglio*i)».

Ad unirsi al coro di proteste altri utenti che hanno espresso il loro disappunto.

«Questo non ha senso. Perché non sono riusciti a trovare un asiatico britannico o solo una persona asiatica!!!».

Tuttavia, alcuni personaggi di spicco hanno difeso la star elogiandola per il suo aiuto ai bisognosi, come l’ambasciatore, BBC DJ Nihal Arthanayake, che ha ospitato l’evento di investitura.

«Chissà se quei bambini salvati dalla schiavitù in India saranno ugualmente indignati quando scoprono che una persona bianca ha contribuito a raccogliere i soldi che hanno assicurato la loro libertà. (Ora stai cominciando a vedere quanto sia ridicolo?)».