Spettacolo Katy Perry assolta dall’accusa di plagio

In appello il giudice scagiona la superstar del pop, accusata di aver copiato da un artista di musica rap cristiana la sua hit “Dark Horse”.

Katy Perry è stata assolta in appello dall’accusa di violazione di copyright riguardante la canzone del 2013 “Dark Horse”.

Lo scorso agosto, un giudice aveva ordinato alla superstar del pop, al produttore Lukasz Gottwald e alla sua etichetta discografica di sborsare 2.78 milioni di dollari (circa 2.5 milioni di euro) per risarcire l’artista di musica rap cristiana Marcus Gray, autore di Joyful Noise, brano considerato fin troppo simile alla hit della Perry.

La sentenza è stata ribaltata dal giudice Snyder, che, dopo aver rivalutato le prove, ha scagionato Katy e il suo staff dall’accusa di plagio.

È stato stabilito infatti che la melodia al centro del caso è molto comune e che non ci sono elementi per stabilire che si tratti di un’opera originale tanto da dover essere protetta dal diritto di autore. L’accusa ruotava attorno a una melodia di 8 note, ripetuta per l’intera durata di “Dark Horse”.

Una settimana fa al centro di un caso simile si sono ritrovati i Led Zeppelin, accusati di aver copiato la loro intramontabile canzone “Stairway To Heaven” da “Taurus” di Randy Wolfe, star degli Spirit. La leggendaria band è stata assolta dopo una battaglia legale che durava da sei anni.