Kounellis «dipinge» con materia
A Fondazione Prada Venezia fino al 24 novembre
VENEZIA, 9 MAG – Jannis Kounellis, uno dei maestri dell'arte povera, un «pittore» che usa la materia, gli elementi primari della natura, per lavorare sui sensi. Un artista, nato nel Pireo e a Roma dalla metà degli anni '50 fino alla morte nel 2017, che nel suo atto creativo «dipinge» anche quando le sue opere sono composte di binari in ferro, di sacchi di juta, di carbone, di armadi trovati dai rigattieri tenuti appesi al soffitto da corde, di tubi e bombole di gas, di lana o lastre metalliche. C'è una leggerezza «pittorica», una lievità compositiva, unita alla pesantezza dei materiali usati nelle oltre sessanta opere scelte da Germano Celant per realizzare la prima retrospettiva dedicata a Kounellis dopo la sua scomparsa, allestita nelle grandi sale di Ca' Corner della Regina, sede veneziana della Fondazione Prada (11 maggio-24 novembre).
Il percorso espositivo prende avvio nel cortile con un lavoro verticale del 1992 composto da sette piatti metallici a sostenere sacchi contenenti chicchi di caffè.
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