L'isola dei cani 'politici' di Anderson
In sala dal 1 maggio con la Fox il film in stop-motion
ROMA, 30 APR - Sono cani 'alfa', non cani qualsiasi. Sono stati umiliati, infettati e poi relegati in un'isola piena di spazzatura, ma hanno sempre la loro dignità canina e la voglia di rivolta. È 'L'isola dei cani', film d'animazione stop-motion di Wes Anderson che dopo aver aperto la 68/a edizione del Festival di Berlino arriva il 1 maggio in sala con la Fox.
"Il film - ha detto alla Berlinale il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense - ha avuto una lunga gestazione. Doveva essere una favola, ma a un certo punto ci siamo accorti che il mondo reale non era così lontano da quello che stavamo raccontando".
Siamo nel nel 2037, nella città immaginaria di Megasaki e tutti i cani del Giappone vengono messi in quarantena su un'isola di rifiuti a seguito della "influenza canina". Ma cinque cani sono pronti a ribellarsi, e lo faranno anche per amore quando decideranno di aiutare un intrepido ragazzino pilota, Atari Kobayashi, che si precipita sull'isola per ritrovare il suo amato cane Spots.
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