Spettacolo Liam Neeson: no ai film sui supereroi

CoverMedia

26.2.2020 - 13:10

Madrid premiere of 'Cold PursuitâÄô held at Capiton Cinema

Featuring: Liam Neeson
Where: Madrid, Spain
When: 15 Jul 2019
Credit: Sean Thornton/Cover Images
Madrid premiere of 'Cold PursuitâÄô held at Capiton Cinema Featuring: Liam Neeson Where: Madrid, Spain When: 15 Jul 2019 Credit: Sean Thornton/Cover Images
Source: Sean Thornton/Cover Images

«Non è il mio genere»: l’attore non è attratto dalle saghe sui personaggi, che stanno riscuotendo successo ai box office.

Liam Neeson chiude le porte all’eventuale possibilità di recitare in film sui supereroi.

L’attore ha notoriamente vestito i panni di Ra's al Ghul, il nemico di Batman, nel film «Batman Begins» nel 2005 e «Il Cavaliere Oscuro» nel 2012, ma i moderni blockbuster non esercitano alcun tipo di fascino sulla star di Hollywood.

«Non sono un grande fan del genere», ha dichiarato a Entertainment Tonight. «Credo che rappresenti la Hollywood che si mette in ghingheri con i progressi tecnici e tutto il resto, che sono cose che ammiro, per carità, ma non ho alcun desiderio di allenarmi tre ore al giorno in palestra per gonfiarmi e riuscire a entrare in un costume con la zip con tanto di mantello!».

«Ammiro gli attori che lo fanno e conosco alcuni di loro che ci riescono in maniera fantastica, ma proprio non è il mio genere».

Neeson ha partecipato alla saga «Star Wars», interpretando in «Episodio 1: La minaccia Fantasma» il maestro Jedi Qui-Gon Jinn, per cui venne utilizzata la tecnologia delle immagini generate al computer.

«Il primo Star Wars che ho fatto risaliva a 22 anni fa, è stata un’esperienza veramente piacevole, perché era una cosa nuova. Recitavo rivolgendomi a delle palline da tennis che sarebbero poi diventate piccole creature di pelliccia. È stato interessante recitare in quel modo, cercando di far sembrare tutto vero, ma è stata la mia ultima volta. È una cosa piuttosto faticosa», ha spiegato.

Neeson ha ripreso il personaggio in «Star Wars: L'ascesa di Skywalker», episodio conclusivo della saga. Recentemente Liam ha dichiarato di aver devoluto l’intero ricavato all’UNICEF, per cui lavora nella veste di Ambasciatore di buona volontà.

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