Spettacolo Lionel Richie: “We Are The World” diventa un inno contro il Coronavirus

Il cantante riflette su una nuova versione della hit, che quest’anno compie 35 anni.

Lionel Richie pensa di incidere una nuova versione di “We Are The World”, trasformandola in un inno contro il Coronavirus.

Nel 1985, grazie alla canzone - scritta e prodotta dal divo del soul e Michael Jackson, e interpretata da un gruppo di famosissimi artisti -, vennero raccolti 63 milioni di dollari (58 milioni di euro) interamente destinati ad associazioni impegnate in Africa contro la fame e la povertà.

Oggi il mondo intero si ritrova a fronteggiare una nuova sfida, e in occasione del suo 35esimo anniversario, Richie valuta un rilancio della hit.

«Due settimane fa, dicevamo che non avremmo fatto granché (per l’anniversario) perché ritenevamo non fosse un momento adatto», ha dichiarato il cantante a People. «Ma il messaggio è chiaro».

«Ogni volta che provo a scrivere un altro messaggio, mi ritrovo a scrivere le stesse parole - prosegue -. Quello che è successo in Cina e in Europa, ora è qui (negli USA). Quindi se non salviamo i nostri fratelli laggiù, ritornerà qui da noi. Riguarda tutti. È una sfida che dobbiamo combattere tutti insieme. Ci siamo tutti dentro».

Una versione aggiornata di We Are The World è stata incisa nel 2010 per raccogliere dei fondi in favore di Haiti, violentemente colpita dal terremoto.