Con Luca e PaoloLoretta Goggi torna con lo show «Benedetta primavera»
Covermedia
10.3.2023 - 13:00
Lo show andrà in onda in prime time per quattro puntate a partire da stasera su Rai1: «Il piccolo schermo non mi è mancato».
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10.03.2023, 13:00
10.03.2023, 13:47
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Da stasera 10 marzo, Loretta Goggi torna in prime time, nello show di Rai1 «Benedetta primavera», in compagnia di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.
Quattro puntate ricche di ospiti, per parlare di showbiz.
«Torno a trent’anni di distanza da «Via Teulada 66» – spiega Loretta al Corriere della Sera – un varietà che non funzionava perché non c’erano i giochini, le telefonate in diretta col pubblico... affrontavamo argomenti più seri e venne sospeso dopo pochi mesi. Da allora a oggi, oltre ad accettare il ruolo di giurata in Tale e quale show, mi sono dedicata al mio grande amore, il teatro. Il piccolo schermo non mi è mancato e forse io non sono mancata al piccolo schermo. Altre volte mi avevano fatto proposte celebrative, ripercorrendo le mie canzoni. Stavolta mi propongo un programma tagliato su di me, come sono adesso, una donna di 72 anni. Mi ha convinto il direttore Stefano Coletta, dicendomi: in 63 anni di carriera hai fatto di tutto, quindi è inutile cercare nuove idee, il format sei tu».
Si tratta di uno show incentrato sullo spettacolo, pensato per intrattenete il pubblico senza grandi pretese.
«Diciamo che Benedetta primavera, il cui titolo ricorda quello della canzone, è una sorta di Quark dove sono una specie di Alberto Angela che racconta la storia dello spettacolo e della tv: una proposta che mi diverte. È però il primo show che realizzo senza l’abbraccio di mio marito Gianni Brezza. Stavolta devo ricordarmi tutto quello che mi ha insegnato, non ci sarà lui a suggerirmi niente e spero che i nostri lunghi anni insieme mi siano serviti per sedimentare le sue indicazioni artistiche e adattarle a me, come se lui ci fosse ancora. Insomma è un debutto, senza le persone con cui lavoravo trent’anni fa».
L’unica preoccupazione di Loretta riguarda le tempistiche. «Sin dagli esordi, tutte le volte che mi spaventava un nuovo impegno ho accettato la sfida, puntando sulla mia fragilità, che è stata la mia forza. Stavolta spero di reggere tre ore sul tacco 12».