Il caso L'Ucraina inserisce Al Bano nella lista nera: «Pericoloso per la sicurezza»

babu

12.3.2019

Il Ministero della cultura ucraino lo ha inserito nell'elenco delle persone considerate una minaccia per la sicurezza nazionale, il cantante replica: «Per me è un fulmine a ciel sereno, io canto la pace»

Sembrava una fake news, ma è tutto vero: il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante Albano Carrisi (Al Bano) nella lista degli individui da considerare una minaccia per la sicurezza nazionale.

La lista nera è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell'Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax, nell'elenco composto da 147 persone è stato inserito anche il cantante di Cellino San Marco (Puglia, Italia) per via delle sue posizioni filorusse che farebbero di lui un individuo pericoloso per la sicurezza nazionale. 

La difesa di Al Bano

«Giuro che per me è un fulmine a ciel sereno. Semplicemente non ho mai fatto niente né contro l'Ucraina né contro nessun altro Paese al mondo», ha detto il cantante Al Bano Carrisi all'Ansa dopo aver appreso del suo inserimento nella lista nera del ministero della Cultura ucraino. «Io - ha continuato Al Bano - vado, canto le mie canzoni, canto la pace e da uomo di pace mi sono sempre presentato. E continuerò ad esserlo perché ci credo».

Il duo Al Bano e Romina Power era molto popolare in Europa e in Unione Sovietica negli anni Ottanta e Novanta e anche recentemente, dopo la reunion artistica, i due sono tornati in Russia per concerti.

Al Bano e Romina in concerto a Mosca nel 2018

«Non sono un terrorista»

La colpa di Albano Carrisi sarebbe quella di non aver mai nascosto le sue simpatie per Putin, cosa che non è affatto passata inosservata a Kiev. In un'intervista a La Repubblica, il cantante pugliese ha raccontato di aver incontrato Vladimir Putin tre volte e di averlo conosciuto a Mosca nel 1986 quando il presidente russo era capo del Kgb.  «Non ho mai detto una parola contro l'Ucraina -  ha aggiunto -  È inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista».  

Intanto Al Bano ha annunciato di volerci vedere chiaro e di voler contattare quanto prima l'ambasciata Ucraina per capire come il suo nome sia finito nella lista  perché, ribadisce: «Non sono un terrorista». 

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