Dopo 12 anni Marco Giallini: «Non ho mai metabolizzato il lutto»

Covermedia

14.7.2023 - 11:01

Marco Giallini
Marco Giallini

Sono trascorsi 12 anni da quando Loredana è morta a causa di un’emorragia cerebrale, lasciando due figli piccoli.

Era il 2011 quando la moglie di Marco Giallini è deceduta a causa di un’emorragia cerebrale.

Un colpo durissimo per l’attore, che non ha ancora elaborato il lutto, come ammette ospite de «La Confessione» di Peter Gomez su Nove.

«A dodici anni dalla morte di mia moglie non ho ancora metabolizzato il lutto. Vivo con lei accanto, come Marina con Rocco Schiavone… – dice l’artista romano – Un lutto del genere non si può metabolizzare. Ma poi perché lo si deve metabolizzare? Lo metabolizzi, ma poi rimane».

Il dispiacere più grande è quello per i figli, rimasti senza mamma.

«Un po’ ha potuto godere del mio successo quando giravo il film con Verdone («Posti in piedi in Paradiso») e «ACAB», l'ultimo mio film che ha visto prima che uscisse nelle sale. Sembra retorico, ma non lo è. Ma più che per la mia carriera, mi dispiace per i miei figli.»

«Non voglio far piangere nessuno in televisione, ma insomma per due ragazzini, uno di 5 anni e uno di 12 anni, che stanno andando al mare, una cosa così improvvisa è qualcosa di terribile. Questo è terribile per me, è terribile per chi l’ha subito ieri e per chi lo subirà. E speriamo che non succeda più a nessuno, ma è un augurio inutile».

Giallini ha avuto un grande successo grazie alla serie tv «Rocco Schiavone», dove interpreta un vicequestore di Trastevere trasferito da Roma ad Aosta per questioni politiche.