Cooking show Bruno Barbieri: «Sarà una stagione di MasterChef ricca di mistero»

Covermedia

15.12.2023 - 13:00

Lo chef stellato, co-conduttore del reality show «Masterchef Italia», Bruno Barbieri. 
Lo chef stellato, co-conduttore del reality show «Masterchef Italia», Bruno Barbieri. 

La 13esima edizione del cooking show è ripartita ieri su Sky e in streaming solo su Now. Lo chef romagnolo assicura: «Ogni anno cerchiamo di alzare l’asticella».

Covermedia

Bruno Barbieri è tornato al timone di «MasterChef Italia» con i colleghi Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.

La 13esima edizione del cooking show, che è ripartita ieri su Sky e in streaming su Now, seguirà ancora una volta aspiranti chef impegnati a contendersi l’ambita vittoria. Per Barbieri si tratta di una sfida gradita, che vedrà contrapporsi gustosi colpi di scena.

«Raggiungere le trecento puntate è un traguardo notevole, e per questa nuova stagione abbiamo lavorato intensamente, introducendo piccole novità per rendere l'esperienza ancora più divertente per il pubblico», dice Barbieri nell’intervista rilasciata all’Huffingtonpost.

«Gli autori hanno fatto un lavoro eccezionale, e posso anticipare che questa sarà una stagione noir, ricca di mistero. A noi piacciono le sfide misteriose, e credo che anche il pubblico apprezzerà».

E il «giudice ombra»?

Bruno ha poi glissato sul misterioso «giudice ombra» che si dovrebbe aggiungere al panel dei giudici.

«Attenzione: chi ha detto che sarà un giudice? Certamente, è un’ombra. Ma potrebbe essere un consulente, o forse una figura che si muove mentre in realtà dall’altra parte non c'è nessuno. A mettere pepe saranno anche il nuovo Stress test e le Mistery Box colorate. Ad esempio, quando si riceve una Mistery Box nera, il colore stesso può suscitare timore: immaginate cosa potrebbe celare al suo interno... E poi avremo ospiti che arrivano da tutto il mondo, tra cui tanti chef giovani emergenti. C'è un gran movimento che credo abbia fatto bene al programma. Ogni anno cerchiamo di alzare l'asticella, e i concorrenti, sempre più preparati, ci spingono a essere più esigenti».