Mastroianni, ironia di un antidivo
A Roma l'uomo e l'artista in 600 scatti, tra cinema e teatro
ROMA, 25 OTT - Emerge lo sguardo disincantato e autoironico di un divo che rifiutava di esserlo nella mostra allestita al Museo dell'Ara Pacis dal 26 ottobre al 17 febbraio per celebrare il mito di Marcello Mastroianni. In concomitanza con la Festa di Roma, questo allestimento a cura di Gian Luca Farinelli presenta al pubblico una corposa selezione di fotografie (circa 600), molte delle quali inedite, accanto a video e spezzoni di film che ripercorrono non senza un velo di nostalgia quella che Mastroianni chiamava "una vita tra parentesi", ossia quell'esistenza straordinaria da lui vissuta come una cavalcata nello spazio immateriale tra set e palcoscenici. La leggerezza e la malinconia, l'intelligenza e l'assenza di vanità di Mastroianni si rivelano in un percorso che traccia un ritratto vero dell'uomo e dell'artista. A guidare il visitatore è la lunga filmografia di Mastroianni, La Dolce Vita e 8 e 1/2 su tutti, accanto agli spettacoli in teatro e agli aspetti più privati.
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