Spettacolo Megan Thee Stallion contro l’etichetta 1501: «Non potevo fare nuova musica»

CoverMedia

2.3.2020 - 16:35

American Music Awards 2019 - Arrivals held at the Microsoft Theatre in Los Angeles, California.

Featuring: Megan Thee Stallion
Where: Los Angeles, California, United States
When: 24 Nov 2019
Credit: Adriana M. Barraza/WENN.com
American Music Awards 2019 - Arrivals held at the Microsoft Theatre in Los Angeles, California. Featuring: Megan Thee Stallion Where: Los Angeles, California, United States When: 24 Nov 2019 Credit: Adriana M. Barraza/WENN.com
Source: Adriana M. Barraza/WENN.com

La richiesta della rapper di rinegoziare i termini del suo contratto non è piaciuta ai boss della casa discografica.

Megan Thee Stallion punta il dito contro la sua vecchia etichetta discografica, 1501, per averle proibito di rilasciare musica dopo aver firmato il suo primo contratto. La 25enne è poi sbarcata alla Roc Nation, label di Jay-Z, ed è diventata super popolare grazie alla hit con Nicki Minaj e Ty Dolla Sign, «Hot Girl Summer».

«Quando ho firmato il mio primo contratto non sapevo cosa comportasse», racconta Megan ai fan durante un Live su Instagram. «Ero giovane, avevo tipo 20 anni. Quindi quando sono arrivata a Roc Nation ho trovato dei manager veri, che mi rappresentavano davvero. Ho preso degli avvocati e mi hanno detto: “Sai cosa c'è nel tuo contratto?”, e io ho detto: “Oh cavoli, è pazzesco, non lo sapevo”.

La star di «All Dat» non ha specificato le clausole che non le sono andate a genio, ma quando ha espresso la richiesta di rivalutare i termini del contratto, la 1501 le ha sbarrato le porte.

«In quel momento è andato tutto male», continua. «Mi hanno detto che non potevo rilasciare nuova musica. C'è davvero tanta avidità nell’industria».

I boss dell’etichetta non hanno ancora replicato alle accuse della rapper, il cui vero nome è Megan Pete.

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