Spettacolo Michael Jackson: il regista di «Leaving Neverland» risponde alle accuse

CoverMedia

28.1.2019 - 16:33

Source: Covermedia

Dan Reed replica alle critiche della famiglia del compianto cantante che ha bollato il documentario come un «massacro da tabloid».

«Leaving Neverland» ha gettato una lunga ombra su Michael Jackson.

Il documentario di quattro ore sulle presunte molestie intentate dal re del pop nei confronti di James Safechuck e Wade Robson è stato presentato in anteprima al Sundance Festival il 25 gennaio, lasciando i fan del re del pop scocciati e la famiglia di Jackson senza parole.

L’expose è diretto da Dan Reed e si basa sui racconti dei due ex pupilli di Michael, che affermano di essere stati sessualmente abusati dal cantante durante la loro permanenza a Neverland: il ranch divenuto residenza del cantante negli anni dal 1988 al 2005.

In seguito allo shock provocato dalla premiere, la famiglia del defunto cantante ha rilasciato una dichiarazione a Rolling Stone, accusando cineasta e protagonisti di aver inscenato un «massacro da tabloid».

«“Leaving Neverland” è quel genere di massacro da tabloid che Michael Jackson ha sopportato in vita e che ora gli tocca anche dopo la morte. Il film prende spunto da accuse non confermate legate a cose che presumibilmente sono accadute 20 anni fa e le tratta come fatti», ha scritto la famiglia in una dichiarazione inviata a Rolling Stone.

Tuttavia Reed ha ora replicato a USA Today che i portavoce di Jackson non hanno ovviamente visto il suo film.

«Come puoi chiamare un documentario di quattro ore un massacro da tabloid? Questo mi lascia perplesso - dice Reed -. La dichiarazione non contiene nessuna critica sostanziale al film. Ovviamente non l'hanno visto, quindi non mi impegno nemmeno a replicare».

Curiosità da star

Tornare alla home page