Spettacolo Michele Bravi: «Perché ho scelto il patteggiamento»

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26.2.2020 - 13:13

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Il cantante ha scelto di patteggiare 18 mesi per omicidio stradale che, il 22 novembre del 2018, è costato la vita a una donna di 58 anni.

Michele Bravi è pronto ad assumersi le conseguenze delle sue azioni.

Il 23 gennaio, il cantante ha scelto di patteggiare 18 mesi per omicidio stradale che, il 22 novembre del 2018, è costato la vita a una donna di 58 anni.

La decisione punta a chiudere i conti di Bravi con la legge per riprendere la sua vita di musicista, completamente interrotta la sera in cui è avvenuta la tragedia.

«Mettersi a fare un processo pubblico nei confronti di qualcuno che non c’è più e far subire quel dolore a chi quella persona l’ha persa è una cosa che non farò mai», assicura Michele Bravi a Vanity Fair.

«Ogni volta che si rievoca quel giorno per me è come mettere su un piatto comune qualcosa di molto privato. Prendersi la colpa è la scelta di questa consapevolezza. Mi interessava poter chiudere, almeno legalmente. Per interrompere questo ciclo di dolore».

Durante l’udienza si è tuttavia presentato in aula Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, chiedendo di costituirsi parte civile. Così il giudice ha rinviato ogni decisione all’11 marzo.

«No, non lo avevo previsto», ammette Michele.

«Mi auguro che l’11 marzo ci sia una risoluzione. Non ho interesse a lottare per anni rispetto ai tempi della giustizia. Sono tutelativi, ma ogni rinvio è un pugno sullo stomaco. Per me e per l’altra famiglia. In quell’incidente abbiamo già perso tanto».

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