Spettacolo Milly Carlucci si racconta

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1.12.2017 - 14:19

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(Cover) - IT Italian Stars - A 62 anni, Milly Carlucci è ancora uno dei volti di punta della Rai, dove conduce con successo da oltre un decennio il talent Ballando con le stelle.

«Non lo avrei mai detto quando da bambina pattinavo a Udine, convinta che la mia carriera sarebbe stata quella di una campionessa sulle quattro rotelle», ammette sul Corriere della Sera.

Quella città, aggiunge, è stata «è stata un ideale completamento della mia famiglia. Vede, il papà militare e la mamma Maria, una insegnante di ginnastica, hanno da subito inculcato in me e nelle mie sorelle (Anna e Gabriella, ndr) valori molto forti e precisi: il rigore, l’onestà, la fede cattolica che ancora oggi ci accomuna tutti. Udine, con il suo spirito spartano, con la sua gente che non spreca inutilmente parole, è stata per me una scuola di pragmatismo e di solidità. Due cose indispensabili in una carriera come la mia, per natura costruita sulle sabbie mobili».

Fu con il trasferimento a Roma che arrivò la svolta nello spettacolo e l’addio a una promettente carriera di pattinatrice. «Purtroppo a Roma c’era una sola pista ma era lontana da casa nostra. (…) Era diventato impossibile proseguire nell’attività agonistica, così mi misi ad allenare una squadra di bambini. Un giorno, la neonata tv romana Gbr mi fece un’intervista e, al termine, il regista mi propose di condurre delle trasmissioni. Fu lì che tutto ebbe inizio».

Poi arrivò l’Actors Studio. «A Los Angeles. Se voglio fare questo mestiere, mi dissi, devo farlo come dio comanda. Studiai recitazione, dizione, canto. Ho avuto docenti straordinari. Lì imparai a giocarmela non sulle conoscenze ma sul talento puro».

A 22 anni la chiamò Renzo Arbore all’Altra domenica. «Renzo ci dava voce. Insieme a me c’erano Mimma Nocelli e Isabella Rossellini, per fare due nomi. Non eravamo soprammobili. Arbore mi soprannominò la sorridente Milly Carlucci. E lo sono rimasta».

In tv le donne hanno ancora vita difficile, riflette poi, «ma le cose stanno cambiando. Una delle prime ad aprire una strada autonoma fu Raffaella Carrà. Oggi un ruolo importante lo ha Maria De Filippi. Lei addirittura produce spettacoli, cosa che io non posso fare. Maria segna un percorso».

Tra le giovani conduttrici che apprezza ci sono Victoria Cabello e Alessia Marcuzzi. «È sciocco giudicare dal programma che conduce, bisogna vedere la capacità di un personaggio di rimanere credibile al centro del palcoscenico. E anche il coraggio nel vestirsi da donna, senza cedere a travestimenti maschili al fine di sembrare più credibile».

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