Mollami, tra dolore e fantasia
La fragilità adolescenziale nell'esordio di Matteo Gentiloni
ROMA, 18 OTT – Smarrirsi nel senso di colpa, nascondersi nell'illusione fuggire dal dolore, e poi trovare il coraggio di crescere e vivere la realtà: colpisce il tocco lieve e il delicato equilibrio tra dramma e commedia con cui il regista Matteo Gentiloni affronta la fragilità adolescenziale nel suo primo lungometraggio dal titolo «Mollami», presentato ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa di Roma.
Il film, una produzione originale di Sky e Italian International Film, sarà in onda su Sky Cinema Uno il 24 novembre in prima serata: al centro della storia c'è Valentina (Martina Gatti), diciassettenne sola e problematica che fin da bambina convive con il senso di colpa per la scomparsa del fratello, morto dopo essersi tuffato da una scogliera per una sfida con lei. Da allora non riesce a liberarsi di Renato, un pupazzo immaginario blu di due metri all'apparenza dolce e tenero ma che le ricorda continuamente la tragedia del fratello e le sue responsabilità.
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