Cinema in lutto È morto Ivano Marescotti, il dottor Randazzo in «Johnny Stecchino»

SDA / Covermedia

26.3.2023 - 20:54

l'attore Ivano Marescotti
l'attore Ivano Marescotti
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È morto a Ravenna l'attore e regista Ivano Marescotti. Aveva 77 anni. Era da qualche giorno ricoverato all'ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia.

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Lascia la moglie Erika, che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel suo matrimonio precedente.

Lo scorso anno, a febbraio, aveva annunciato la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi esclusivamente al «Teatro Accademia Marescotti» a Ravenna. Tra le sue interpretazioni indimenticabili il dottor Randazzo in «Johnny Stecchino» di Benigni.

Ha lavorato fra gli altri con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli. L'esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film La cintura. Nello stesso anno l'incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al film L'aria serena dell'ovest.

Ha interpretato oltre cinquanta film e tante fiction

Ha interpretato oltre cinquanta film, lavorando con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott e Roberto Benigni (Johnny Stecchino e Il mostro), Marco Risi, Pupi Avati, Marco Tullio Giordana, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati e con Gennaro Nunziante nei film di Checco Zalone.

Criminali si diventa, regia di Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è il suo ultimo film. Ha avuto 6 candidature al Nastro d'argento, che vince nel 2004 per l'interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.

Tante le fiction, a partire da La Neve nel bicchiere di Florestano Vancini (1984) fino a Màkari, regia di Michele Soavi (2021), passando per Don Matteo e Che Dio ci aiuti e tanti altri titoli.

Profondamente legato alla sua Romagna, lui che era nato a Bagnocavallo, Marescotti a partire dagli anni '90 ha iniziato un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera Dante (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia) e Ariosto (Bagnacavàl, una contaminazione tra il basso romagnolo e l'Orlando Furioso).

Le parole per il figlio: «Sono andato in scena il giorno del funerale»

Nel suo libro autobiografico «Fatti Veri», l’attore morto sabato 26 marzo all'età di 77 anni, ha raccontato il dolore per la morte di suo figlio Mattia, avuto dal primo matrimonio, avvenuta a soli 44 anni a causa di un tumore.

Queste le toccanti parole che Marescotti ha usato per descrivere gli ultimi istanti di vita del giovane.: «“Ciao Mattia, ci vediamo domani, ciao". Aprì gli occhi. Le labbra accennarono un movimento, ma non ne uscì nulla. Non stetti a insistere e lui si riassopì. Uscendo dalla stanza lo guardai, disteso sul letto, fra altri due malati. Pensai che quell’immagine sarebbe stata probabilmente l’ultima di lui vivo».

«Ci sono dolori che non si possono superare», disse l’attore che scelse di esibirsi nel giorno del funerale di Mattia.

«Sono andato in scena il giorno del funerale di mio padre e anche di quello di Mattia. È stata la mia elaborazione del lutto. La sovrapposizione delle risate del pubblico e del mio pianto fu incredibile. Ma è proprio lì che mi sono sentito più vicino a loro, molto di più che accanto alla loro bara».