Cinema Morto Peter Bogdanovich, regista di «Luna di carta»

SDA

6.1.2022 - 19:31

Bogdanovich in una foto del 2007.
Bogdanovich in una foto del 2007.
Keystone

Peter Bogdanovich, regista di film come «L'Ultimo Spettacolo e «Paper Moon – Luna di Carta» è morto a 82 anni. Ne da' notizia l'"Hollywood Reporter».

Bogdanovich è morto dopo mezzanotte per cause naturali nella sua casa di Los Angeles, ha detto la figlia Antonia Bogdanovich al giornale di spettacolo.

Bogdanovich è nato a Kingston, nello stato di New York, il 30 luglio 1939, figlio di Borislav Bogdanovich, un immigrato serbo di religione ortodossa, e di Herma Robinson, un'immigrata austriaca di origine ebraica, entrambi giunti negli Stati Uniti nel maggio dello stesso anno. Fin da giovane si interessò al teatro, all'arte figurativa ed alla critica cinematografica.

Il successo arriva nel 1971

Nel 1965 strinse un sodalizio artistico con Roger Corman, maestro dell'horror e punto di riferimento per un'intera generazione di autori. Dopo aver lavorato per la televisione statunitense e al fianco di Jack Nicholson in Il serpente di fuoco (1967), girò il suo primo film Bersagli nel 1968, che fu essenzialmente un omaggio all'attore Boris Karloff.

Iniziò con questo film il sodalizio artistico col direttore della fotografia László Kovács, che si occuperà di quasi tutte le sue opere successive.

Estimatore del cinema statunitense degli anni d'oro, rese un secondo omaggio a John Ford, uno dei padri del western, realizzando un documentario sul regista, intitolato Diretto da John Ford (1971).

Lo stesso anno diresse L'ultimo spettacolo, che lo fece conoscere al pubblico internazionale. L'anno successivo venne diretto da Orson Welles in The Other Side of the Wind (1972, incompleto).

Il declino e la parziale rinascita

Nel 1974 tentò senza troppo successo una riduzione da un testo letterario, dirigendo Daisy Miller (1974), dal romanzo di Henry James; il film venne prodotto da una casa di produzione fondata dal regista assieme a Francis Ford Coppola e William Friedkin.

In Dietro la maschera (1985), uno dei suoi film più riusciti, il regista affronta con tatto il delicato tema dell'handicap. Nelle opere successive iniziò a ripetersi e dare segni di esaurimento della vena creativa: Illegalmente tuo (1988), Texasville (1990), Rumori fuori scena (1992), Quella cosa chiamata amore (1993).

Bogdanovich tornò poi a recitare nella pluripremiata serie televisiva de I Soprano, interpretando il ruolo del dottor Kupferber. In omaggio al suo personaggio, ha anche prestato, in originale, la voce a un analista ne I Simpson.

SDA