Una mostra al MET di New York celebra la Luna nella fotografia
Nell'anno del 50° anniversario dell'allunaggio, una mostra al MET di New York celebra il satellite terrestre attraverso oltre 170 scatti fotografici, disegni, filmati e molto altro ancora.
Il primo incontro ravvicinato nel XVII secolo con il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, poi con la fotografia nel XIX secolo ed ancora nel 1969 con la storica missione spaziale Apollo 11. La storia d'amore dell'uomo con la Luna inizia appunto nel 1610 con Galileo e ha il suo apice con l'atterraggio sulla superficie lunare degli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin il 20 luglio di 50 anni fa.
Per celebrare quella tappa fondamentale il Metropolitan Museum di New York dedica alla Luna una mostra che dal 3 luglio al 22 settembre esplorerà attraverso la fotografia ciò che ha ispirato appunto la storica missione del 1969. «Apollo's Muse: The Moon in the Age of Photography» (La musa di Apollo: la Luna nell'epoca della fotografia) presenta oltre 170 scatti e una selezione di disegni, dipinti, filmati, installazioni artistiche, strumenti astronomici e macchine fotografiche usate dagli astronauti.
La corsa alla Luna
Edwin «Buzz» Aldrin, l'astronauta della missione Apollo 11, la conosce bene: oggi, quasi tutte le nazioni spaziali del mondo vogliono ritornare sulla Luna.
Poco tempo fa, i cinesi hanno lanciato la sonda spaziale Chang'e 4, che è riuscita il 3 gennaio 2019 in un allunaggio inedito sulla faccia nascosta della Luna.
Il miliardario giapponese Yusaku Maezawa sarà il primo turista lunare e il primo cliente della compagnia spaziale privata SpaceX.
E' molto probabile che altre bandiere sventoleranno presto, di fianco a quella statunitense.
Quando i nuovi astronauti arriveranno sulla Luna, dovranno inizialmente fare le pulizie: le missioni precedenti hanno fatto accumulare una grande quantità di rifiuti.
I vecchi avversari, la Russia e gli Stati Uniti non sono i soli ad essere affascinati dalla Luna. La Cina, l'India, il Giappone, la Corea del Sud, Israele e gli Europei stanno progettando di andarci.
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